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Sassari si siede al tavolo delle grandi

di Andrea Sini
Sassari si siede al tavolo delle grandi

Il presidente Bianchi rimette il mandato ai club, la Dinamo deciderà il successore insieme a Milano e Virtus Bologna

14 gennaio 2020
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SASSARI. Il terremoto annunciato è arrivato puntuale, ma è stato forse più indolore del previsto. Il presidente di Lega Basket, Egidio Bianchi, nel corso dell'assemblea dei club che si è svolta ieri mattina a Milano, ha rimesso il proprio mandato, la cui scadenza era prevista per ottobre.

Ora la palla passa a un triunvirato composto dai presidenti di Virtus Bologna, Milano e Dinamo: Stefano Sardara e i dirigenti degli altri due club – due grandi della pallacanestro italiana – si sono assunti il compito di fare una sintesi e tirare fuori un nome spendibile per la successione.

Quella di Bianchi sarà un’uscita tutto sommato indolore, perché anche nelle comunicazioni ufficiali non compare mai la parola “dimissioni”, tanto meno “sfiducia”.

«I club – ha spiega la Lega con una nota – hanno preso atto di questa disponibilità e ringraziato Bianchi per il lavoro svolto in questi anni di mandato chiedendogli di rimanere in carica sino alla nuova nomina. Successivamente hanno votato all'unanimità l'insediamento di una commissione composta da Virtus Bologna, Olimpia Milano e Dinamo Sassari che dovrà individuare il profilo del nuovo presidente da presentare all'assemblea e, al contempo, affrontare le tematiche più urgenti sul tavolo: a partire dal nuovo bando per i diritti audiovisivi del prossimo triennio sino alla modifica dello Statuto per renderlo più adeguato, con particolare riferimento alla governance di Lega, alle rinnovate esigenze che i club hanno individuato nel corso della stessa Assemblea».

Bianchi resta dunque in sella sino alla nuova nomina, ma con poteri ormai praticamente nulli.

Nei mesi scorsi era spuntata la possibilità che Sardara venisse eletto alla guida della Lega, ma l’operazione andò a monte per l’opposizione di alcune società. A quel punto è iniziato quello che all’esterno è apparso un lungo tira e molla, ma che in realtà è stato con tutta probabilità un complicato lavoro di diplomazia tra i vari dirigenti. Mentre la serie A si spaccava in due blocchi e il presidente della Fip, Gianni Petrucci minacciava il ritiro delle deleghe, lo stesso Sardara (che pubblicamente aveva definito la struttura della Lega “inadeguata, immobile e senza coraggio”) aveva cercato di sbloccare la situazione proponendo un nome “esterno”, ovvero l’ex presidente dell’Olimpia Milano Livio Proli.

Le stesse Virtus Bologna e Olimpia Milano sembravano sull’aventino, con l’amministratore delegato virtussino Luca Baraldi che aveva paventato la nascita di un “asse” Bologna-Milano.

Le carte in tavola invece sembrano essere nuovamente cambiate, con la promozione dell’immagine della Lega e del basket, e la gestione dei diritti audiovisivi che restano le priorità sulle quali lavorare. Saranno questi i temi principali dei quali il successore di Egidio Bianchi, che è in carica dall’aprile 2016, si dovrà occupare, seguendo il solco che verrà tracciato dai tre club “guida”.

Durante la riunione di ieri l’assemblea dei club della serie A ha anche approvato all'unanimità il budget preventivo della stagione 2019-’20, oltre ad alcune modifiche dello Statuto da sottoporre alla approvazione del presidente della Fip, Gianni Petrucci.

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