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La Dinamo mostra i muscoli «Adesso tocca a Pesaro»

di Giovanni Dessole
La Dinamo mostra i muscoli «Adesso tocca a Pesaro»

Il presidente dei marchigiani chiede aiuto ai tifosi: «Non siamo ancora retrocessi» Stefano Gentile: «Quando giochiamo così diventa difficile per tutti fermarci»

17 gennaio 2020
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SASSARI

È una Dinamo Banco di Sardegna corroborata dalla parentesi europea e consapevole dei suoi mezzi quella che scruta l'orizzonte e guarda a Pesaro, parquet sul quale i biancoblù giocheranno domenica prossima per la 19ª di campionato e che in febbraio ospiterà la Final Eight di Coppa Italia.

Consapevolezza. Si, la Dinamo sembra essere pienamente consapevole di sé stessa. Lo raccontano i fatti del campo. Lo confermano le parole di Stefano Gentile nel post sfida di Champions, gara archiviata con una netta vittoria ai danni di polacchi del Torun: «Una volta preso il ritmo difensivo, in attacco avevamo lo spazio per mettere in mostra quelle che sono le nostre capacità e il nostro talento – afferma l'esterno biancoblù –. A quel punto tutto è venuto in maniera naturale, ma abbiamo comunque giocato nel rispetto dei nostri avversari senza mai esagerare. Nel nostro Dna abbiamo la possibilità di correre ed essere aggressivi da subito senza per forza giocare a metà campo – prosegue Gentile -. La chiave della stagione sta nella continuità difensiva: la difesa è una cosa di squadra, fa gruppo e quando riesci a difendere bene in gruppo in attacco tutto viene da sé, c'è altruismo e un buon movimento di palla. Giocando in questo modo siamo una squadra difficile da affrontare».

Il gruppo c'è, pronto a integrare nel puzzle il nuovo tassello Dwight Coleby, in attesa di rimettere dentro il preziosissimo Dwayne Evans e forte di un Dyshawn Pierre formato Nba – con la benedizione del Poz – e di un ensemble che mercoledì sera al PalaSerradimigni ha dato l'impressione di volersi e sapersi divertire, d'insieme. Il Twarde Pierniki Torun ha retto sino a che ha potuto l'urto biancoblù: superate le prime battute, nonostante un ritorno polacco nel secondo quarto, a inizio secondo tempo la gara ha assunto i contorni di un'arrembante cavalcata delle Valchirie. La difesa ha fatto la differenza. L'attacco si è scatenato. Sassari ha dominato a rimbalzo.

Intervistato ai microfoni di Dinamo TV il presidente Fip Gianni Petrucci – presente al palazzetto - ha lodato la Dinamo Banco di Sardegna di coach Gianmarco Pozzecco riguardo l’utilizzo dei giocatori tricolore («Pozzecco a Sassari fa giocare gli italiani») e regalato una coccola al playmaker Marco Spissu: «Io non faccio le convocazioni ma certamente Spissu è da Nazionale».

Intanto dopo l'undicesima giornata, la classifica del gruppo A di Basketball Champions League dice che la Dinamo è seconda. Ha 19 punti e guida il raggruppamento in tandem con la capolista Ankara, con Manresa alle spalle (18), Ostenda a quota 17 e Holon a 16 punti. La Dinamo giocherà il 22 gennaio a Strasburgo (orfano del playmaker Trice trasferitosi alla Germani Brescia), il 28 in casa contro gli israeliani di Holon e il 5 febbraio in Spagna, a Manresa. La qualificazione alla fase successiva della competizione è ad un passo, tanto che solo una combinazione di risultati e punteggi versione cataclisma potrebbe tenere Sassari lontana dagli ottavi di Champions: tripla sconfitta biancoblù con contemporaneo triplo successo di Holon a ribaltare (anche) la differenza canestri con i sassaresi. Un triplo salto mortale, insomma, da confermare impossibile piazzando una sola vittoria. Sperando magari nella caduta di Ankara: in caso di filotto di vittorie il Banco chiuderebbe al primo posto la sua corsa.

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