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«Altro che fanalino di coda, a Pesaro ci sarà da lottare»

«Altro che fanalino di coda, a Pesaro ci sarà da lottare»

SASSARI. L’alternanza scuola-lavoro prosegue. Dalla “lezione” (91-71) impartita al Torun in Champions League mercoledì sera a Sassari al mestiere del campionato di serie A, che vede la Dinamo al...

18 gennaio 2020
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SASSARI. L’alternanza scuola-lavoro prosegue. Dalla “lezione” (91-71) impartita al Torun in Champions League mercoledì sera a Sassari al mestiere del campionato di serie A, che vede la Dinamo al secondo posto e intenzionata a restarci. Domani a Pesaro contro l’ultima in classifica, però, non sarà facile.

«Sarà una partita da affrontare con il giusto piglio e le migliori motivazioni per continuare nel nostro processo di crescita come gruppo – ha detto ieri l’aiuto allenatore Giorgio Gerosa presentando il match –. Ci attende una partita difficile, complicata, contro una squadra che ha una motivazione in più ovvero l’obiettivo salvezza, che è sempre un plus che ti spinge a portare a casa il risultato. Poi, giochiamo in casa loro e oltre all’obiettivo salvezza avranno una motivazione extra spinti dalla voglia di dimostrare ai propri tifosi che ci tengono e vogliono fare di tutto per centrare il loro obiettivo. In più vengono dalla prima vittoria stagionale, ottenuta sulla storica rivale Fortitudo Bologna su un campo difficile, in cui hanno giocato senza il lungo titolare».

«Noi – ha proseguito Gerosa –, dobbiamo continuare con il nostro modo di giocare con aggressività e ritmo, facendo molta attenzione alla loro transizione offensiva e agli uno contro uno, e penso agli isolamenti di Barford e Williams. Dobbiamo riuscire a chiudere l’area e fermare i tiratori sul perimetro, confermando la compattezza del nostro gruppo».

«Pesaro è una squadra che non si ferma, continua a giocare senza fare troppo caso agli errori, anche se subiscono non mollano mai e cercano di attaccare nei primi 8-10 secondi. Dovremo essere bravi a rientrare in difesa subito e dall’altra parte del campo non dobbiamo perdere fiducia se dovessimo subire due canestri di fila. Dovremo restare concentrati per 40’ con la nostra intensità e il nostro modo di giocare, correndo e attaccando. Dobbiamo muovere bene la palla, usando il nostro gioco interno e i nostri tiratori sull’arco».

McLean non c’è più, Coleby ancora non c’è. Confermata la presenza di Sorokas, mentre evans andrà in panchina pronto a giocare qualche minuto per riattivarsi, dopo la pausa per l’affaticamento muscolare. Gerosa non è proccupato: «Nelle ultime uscite abbiamo dimostrato che la compattezza del gruppo è veramente la nostra arma in più e non abbiamo mai smesso di combattere. Se i nostri avversari saranno più bravi siamo pronti a complimentarci, ma non usciremo mai dal campo con dei rimpianti».

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