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È tornata la Dinamite Espugnata Manresa

di Andrea Sini
È tornata la Dinamite Espugnata Manresa

Blitz in volata in Spagna. Ora negli ottavi Bonn, Burgos o Novgorod

06 febbraio 2020
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MANRESA (SPAGNA). Per la beneficienza a posto così. Non ci sono triple sulla sirena a Manresa, ma non ci sono neanche regali insperati in arrivo dall’Alsazia. Sul parquet del Pavellò Nou Congost la Dinamo supera il Baxi per 61-64 nell’ultima giornata della regular season della Champions League. A Strasburgo, invece, Ankara la spunta per un punto e conserva in extremis il primo posto nel girone, relegando i sassaresi di Pozzecco al secondo posto. Negli ottavi di finale dei playoff il Banco affronterà una tra Burgos, Novgorod e Bonn, con il sorteggio programma to per il 18 febbraio.

Niente omaggi. La tripla della beffa sulla sirena stavolta per i sassaresi non arriva, dato che Dulkys pasticcia e tira (sul ferro) fuori tempo massimo. Ma in Catalogna si è giocata una gara vera, con i sassaresi decisi a rifarsi dopo i passi falsi in campionato contro Trento e Trieste, e i padroni di casa obbligati a vincere per non venire eliminati. Ne è venuto un match spigolosissimo, che i sassaresi hanno vinto soprattutto con la difesa.

Un grande approccio. I sassaresi giocano un ottimo primo quarto, prendendo subito il controllo grazie alle triple di Spissu e Vitali 2-9. La difesa non è il massimo, ma è quanto basta per scappare via (14-23) con la prima frazione che si chiude sul 17-26. La Dinamo a fare canestro, con Jerrells e Sorokas che firmano il 21-30, poi i sassaresi rallentano.

La flessione. Il Banco combina qualche pasticcio in attacco e incassa due triple di fila, con Nelson e Jou che firmano il -1 catalano. Il match è già cambiato: sul 29-30, a 5’58” da metà gara, coach Pozzecco chiede timeout ma la svolta non arriva: il gioco resta lontano dall’area, Manresa colleziona rimbalzi offensivi e mette la freccia con Kravish, trovando poi con Tomas la tripla del +4, 34-30 a 4’ dal riposo. Il break di 13-0 incassato non scuote i sassaresi neppure dopo che Pozzecco ricompone il quintetto di partenza, ma se non altro la difesa si sveglia. L’attacco prova riprendere ad attaccare il ferro, non sempre con risultati soddisfacenti, ma se non altro arriva qualche giro in lunetta che permette alla Dinamo di arrivare a metà partita sul 36-36.

Sangue e arena. Il Banco rientra in campo con la stessa modalità concentrata-distratta e dopo meno di 2’, sul 42-42, c’è un siparietto da ufficio-inchieste: Vitali viene piallato in area, gli arbitri lasciano correre e di fronte al suo sangue che scorre a fiotti Pozzecco protesta beccandosi due falli tecnici in 10 secondi, autentica rarità. La gara del coach si chiude qui, quella della Dinamo no. Si riparte dalla tripla di Gentile e dall’antisportivo di Vaulet procurato da Pierre. Si segna poco e niente, così l’appoggio di Bilan e la tripla di Vitali diventano oro colato per i biancoverdi, che a 3’08” dalla terza sirena sono a +7, 42-49. Dopo il timeout Manresa trova subito i punti di Mitrovic e Baez, il Banco risponde attaccando il ferro con Coleby ed Evans, sistemando le cose in difesa, per arrivare sull’ultimo rettilineo con 6 punti di vantaggio, sul 48-54.

Durezza e cattiveria. Si gioca duro su entrambi i fronti e si fa poco canestro. Bilan si dà da fare, Jerrells trova dall’angolo una tripla costruita con pazienza per il 52-61, a 5’30”. La Dinamo ha più volte la palla in mano per chiuderla, ma il cinismo non è ancora un marchio di fabbrica dei sassaresi, che però continuano a difendere ( 56-61 a 4’30”). Casalone chiede timeout e rimanda dentro dopo una vita Spissu e tra un errore e l’altro si entra nell’ultimo minuto sul 59-63, Mitrovic fa 1 su 2 dalla lunetta, Pierre si schianta sul ferro, poi a 8” Casalone si becca un fallo tecnico per essere entrato in campo a dare indicazioni ai suoi. Jou fa 61-63 e dopo il timeout di Martinez i catalani sprecano la palla del pareggio con Nelson. Bilan arpiona il rimbalzo e va in lunetta con 2”: sbaglia il primo e mette il secondo, poi Dulkys pasticca e tira (sbagliando) dopo la sirena. Vince la Dinamo, e per la beneficienza si prega di bussare da qualche altra parte.

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