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Brindisi forte e fortunata la Dinamo torna già a casa

di Andrea Sini
Brindisi forte e fortunata la Dinamo torna già a casa

I sassaresi ko nel quarto di finale al termine di un match durissimo e molto spettacolare Gara equilibrata, a decidere la contesa è una tripla fortunosa di Martin a 20” dalla sirena

15 febbraio 2020
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INVIATO A PESARO. Di nome fa Kelvin, di cognome Martin e in 15 partite di campionato ha infilato la bellezza di 4 triple su 17. Il giustiziere della Dinamo, dall’alto del suo 23 per cento da oltre l’arco, ieri ha messo la sua firma sul quarto di finale con la tripla che manda Brindisi in semifinale e rispedisce a casa i ragazzi di Pozzecco.

Tutti a casa. La Final Eight del Banco di Sardegna dura appena lo spazio di 40 minuti: Adrian Banks incendia il canestro biancoblù segnando 37 punti, ma la firma sull’immediato biglietto di ritorno per Sassari la mette l’ex giocatore della Virtus Bologna, che a 21” dalla sirena, sull’85-85, tira dall’angolo e viene preso a braccetto dalla buona sorte: la palla rimbalza sul ferro, si impenna e finisce per fare ciuff: canestro da 3 punti che decide il match. Finisce 86-91 per Brindisi, alla Vitrifrigo Arena, una gara durissima, condotta quasi sempre dai salentini di Frank Vitucci, ma con i sassaresi di Pozzecco che dopo l’imbarcata iniziale (4-15 dopo neppure 5’ di gioco) sono sempre rimasti sul pezzo.

Colpo su colpo. L’avvio, come detto, è stato tutto salentino: ma dal -11 i sassaresi reagiscono con Evans e Pierre, piazzando un controbreak di 12-1 che vale l’aggancio a quota 18 a 2’25” dalla prima sirena. Il motore della Dinamo si ferma ancora, Thompson e Banks bombardano per il nuovo +8 brindisino (18-26), poi due magie di Pierre (canestro e assist a tutto campo a Jerrells) permettono ai sassaresi di limitare i danni, con il 22-26 di fine primo quarto. Il Banco prova a dare la palla sotto, la difesa va a sprazzi ma Jerrells diventa un fattore, permettendo ai suoi di risalire dal 24-30 al 29-30. Banks resta un dilemma irrisolto, ma Brindisi trova anche punti d’oro con Gaspardo, mentre Evans sparacchia da sotto. Il rientro in campo di Spissu riaccende il ritmo e a metà gara il ritardo dei sassaresi è di appena un punto, 38-39.

Nervi tesi. Pierre sale in cattedra e regala alla Dinamo il primo sorpasso, sul 43-42. I salentini hanno Sutton con 3 falli e Brown con 4, Bilan intanto commette il suo terzo a 6’33” dalla terza sirena. Si fa poco canestro, Spissu fa centro da lontano, Banks e Sutton rispondono subito e poco dopo metà periodo Brindisi è di nuovo a +5, 48-53. Il gioco oltre l’arco premia i sassaresi, che fanno centro con Pierre e Jerrells, con l’esterno americano che sigla il 59-59. Brindisi reagisce d’impeto, risale a +5 e alla terza sirena è avanti 61-64. Il match resta apertissimo: Pozzecco decide di “panchinare” un Vitali in tilt e si affida alla coppia Spissu-Jerrells. Nel frattempo Brindisi è volata a +7, 61-68, grazie al solito Banks e a Gaspardo, ma dopo il timeout il Banco riprende a dare palla sotto a Evans. La palla gira, Spissu chiude un break di 8-0 e impatta sul 68-68 a 7’ da fine gara.

Fuochi d’artificio. La gara intanto è diventata bellissima. Banks dà spettacolo, ma la difesa sassarese ora tiene e dall’altra parte a battere la zona salentina ci pensa un super Gentile: doppia tripla Dinamo avanti 74-71 a 5’50”. Il gioco si sposta tutto oltre l’arco, Brindisi fa centro ancora con Zanelli e Thompson, il Banco risponde con Jerrells e a 4’ è ancora parità, 77-77. Spissu spariglia i giochi con la sua quarta tripla (82-79 a 2’35”), Banks ribatte e rimette ancora la freccia, con Sutton che fa 82-85 a 1’30”. Jerrells impatta con una bomba e fallisce quella del +3 a 40”, poi a Martin viene baciato in fronte dalla dea bendata: tripla di carambola e 85-88 a 20”. Il fallo sistematico premia Brindisi, che vede Pierre fare 1/2 e Banks chiuderla dalla lunetta. Dinamo a casa, ma a testa altissima.

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