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Per la Dinamo si prospetta un ingorgo da brividi

di Andrea Sini
Per la Dinamo si prospetta un ingorgo da brividi

Dopo la lunga sosta i sassaresi potrebbero dover giocare 6 gare in 15 giorni Tra rinvii e gare a porte chiuse, il Banco prova a tenere la barra dritta

06 marzo 2020
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SASSARI. Da un mese in pantofole a cinque partite da giocare in meno di due settimane, con perfetta (e complicata) alternanza tra sfide in casa e in trasferta. Il tutto, in palestre deserte in cui il tifo delle gradinate viene sostituito dal rumore della palla che sbatte sul parquet e dal fischio delle scarpe dei giocatori.

Stop and go. Il basket al tempo del Coronavirus è qualcosa di tremendamente complicato e assai poco attraente e la Dinamo Banco di Sardegna sta per toccare con mano cosa significhi esattamente. Il match di mercoledì contro Burgos ha interrotto un lungo periodo di inattività dei biancoblù, che dopo avere disputato 4 match in 10 giorni a cavallo tra gennaio e il 5 febbraio, da quel giorno in poi sono scesi in campo una sola volta in 28 giorni, complici il turno di riposo di campionato, la Final Eight, la finestra per le nazionali e il rinvio delle gare della 23ª giornata (Dinamo-Cantù). Il ventinovesimo giorno i ragazzi di Pozzecco scesero dunque in campo, con Burgos, e persero.

Verso Roma. È iniziato due giorni fa il tour de force dei biancoblù, che oggi si metteranno in marcia verso Roma, domani sera alle 20,30 torneranno in campo facendo visita alla Virtus di coach Piero Bucchi di fronte agli spalti deserti dell’immenso PalaEur, con i suoi 11.500 posti a sedere. La sfida verrà trasmessa in diretta su Eurosport 2 ed Eurosport Player. Dalla capitale, la comitiva sassarese si sposterà direttamente in Spagna: cancellato il charter che avrebbe portato la squadra da Alghero al piccolo aeroporto di Burgos, il gruppo atterrerà a Madrid per poi proseguire in pullman verso la cittadina che si trova comunità autonoma di Castiglia e León. Al momento in Spagna le gare si stanno svolgendo a porte aperte e la sfida di ritorno del primo turno dei playoff di Champions League, in programma martedì 10, non dovrebbe fare eccezione.

L’ingorgo. Qui però viene il bello: il giorno successivo, ovvero mercoledì 11, è in programma il 25° turno del campionato di serie A, con la Dinamo che dovrebbe ospitare in un PalaSerradimigni blindato la Reyer Venezia: la riedizione dell’ultima finale scudetto (che inspiegabilmente non è stata spostata prima, dato che il passaggio del turno di Champions da parte della Dinamo risale a un mese fa) dovrebbe dunque slittare al primo “buco” disponibile nel calendario, che potrebbe essere venerdì 13. Due giorni più tardi, Marco Spissu e compagni sarebbero di nuovo in campo, al PalaBigi di Reggio Emilia, nella gara valida per la 26ª giornata di campionato.

Col cappio al collo. In una situazione di calendario già ampiamente “strozzato”, l’emergenza del Coronavirus ha fatto letteralmente saltare in aria i programmi delle squadre che, come la Dinamo, sono impegnate su due fronti. Al tour de force appena descritto, potrebbe aggiungersi un match “jolly”. Se, come i tifosi sassaresi sperano, il Banco dovesse riuscire nell’impresa di vincere a Burgos, al rientro dalla trasferta di Reggio Emilia ci sarebbe da giocare Gara3 in piazzale Segni. Sarebbe il sesto match in 15 giorni, con relativi viaggi. “Sìami sani”, si usa dire a Sassari: ovvero, meglio pensare a conservare la salute.

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