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Gigi Datome mattatore #acasa: oggi 8 aprile alle 18 "live" con Tortu

Giovanni Dessole
Gigi Datome mattatore #acasa: oggi 8 aprile alle 18 "live" con Tortu

La diretta della Nuova Sardegna con il totem olbiese della pallacanestro sarda e il giornalista Andrea Sini

08 aprile 2020
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SASSARI. Una partita di 60', animata da un intenso scambio di battute e assist fra Gigi Datome, totem olbiese della pallacanestro sarda, italiana, azzurra e internazionale e il giornalista de La Nuova Sardegna Andrea Sini. Il parquet ha forma del profilo Instagram ufficiale del quotidiano sassarese, con Gigione perfettamente a suo agio con lo strumento e disponibile a sciorinare il suo intero repertorio fra basket, libri, esperienze, musica, quarantena e quotidianità. Dal White Album dei Beatles raccontato sui generis in video chat con Niccolò Melli a Love Street dei Doors suonata alla chitarra. Dall'ironia della serie Boris alle pagine del libro "La notte della Repubblica" a Metal Gear Solid giocato in gioventù alla play. Dalla vacanza nelle isole greche al desiderio di scoprire Africa e Giappone. Di riscoprire la sua Isola madre.

E poi il presente a Istanbul in piena pandemia, l'affetto per Roma, le tante amicizie coltivate e conservate nel tempo oltre allo sconfinato amore per la Sardegna che questa estate sarà l'unica e sola metà dei suoi viaggi e delle sue vacanze in attesa di tornare alla normalità e riprendere a giocare. Il tutto infarcito di ricordi da parquet fra serie A, azzurro Italia, Nba ed Eurolega, l'armadio delle sue maglie, lo scudetto giovanile vinto a Olbia con in squadra quattro sassaresi, le birrette sorseggiate piedi a mollo nelle acque della terza spiaggia di Golfo Aranci.

Alle 18 scatta la diretta. I follower sono puntuali all'appuntamento come del resto il capitano della Nazionale italiana. Fioccano i like. «Stavo mettendo a posto il soggiorno, che in questa quarantena è la zona più vissuta della casa» dice in apertura mettendosi a suo agio e aprendo le porte della sua storia ai fan collegati. Tre settimane fa l'ultimo match e gli ultimi allenamenti: «Mi alleno circa un'ora e mezza al giorno, per sfogarmi e stare bene fisicamente. Non sarà facile riprendere la forma per tornare in campo evitando di farsi male, ci vorrà tempo. A questo penseremo, mi manca la routine del gioco ma sono fortunato perché io e i miei cari stiamo bene. L'emergenza è talmente grande che pensare al basket mi farebbe sentire egoista. Mi manca vedersi, abbracciarsi, bere una cosa insieme, vivere le nostre città. Tutti rivogliamo la nostra vita di prima. Non vanifichiamo gli sforzi. Stiamo a casa e basta».

È da casa sua, in Turchia, che Gigi Datome tiene compagnia a decine di migliaia di fan sui suoi canali social: «Twitter è un modo per informarmi ed essere aggiornato su quel che accade, Instagram è svago che si è aggiunto alla mia routine e mi aiuta a passare le giornate - dice -. Coinvolgo amici atleti, attori, musicisti e scrittori. Chiacchieriamo in leggerezza, non voglio spiegare nulla a nessuno né dare consigli. Solo punti di vista differenti, anche per farci forza a vicenda». Da Pannofino a Melli a Ghemon, tanti gli ospiti di Gigi nel suo talk Instagram mentre il lockdown turco tiene a casa under20 e over65 e «io esco solo per fare la spesa». Un pensiero a Vince Carter «che dà l'addio alla sua ultima stagione quasi senza accorgersene». Uno all'Olimpiade che «per giocatori come Scola si allontana di un intero anno».

Proprio i cinque cerchi sono per l'ex Boston un sogno da realizzare («Alla mia carriera manca una medaglia. Vorrei vivere il clima dell'Olimpiade e del villaggio olimpico»), mentre confessa che se non avesse giocato a basket gli sarebbero piaciute la carriera accademica o la professione giornalistica. Saluta Massimo Chessa che fa la sua comparsa fra i follower della diretta e di Marco Spissu dice che «ha fatto gavetta, ha ricevuto dal grande Poz fiducia e le chiavi della squadra, ha risposto ala grande. Ha le palle». Gioca e improvvisa un po' sui "quintetti" dei barbuti, della sua giovinezza (Van Exel, Ginobili, Bodiroga, Nowitzki e Gasol) e della simpatia (Pecile, Poeta e Turner dei Celtics fra gli altri). Torna indietro alla tesina di terza media presentata in Inglese su Kevin Garnett - poi incontrato sul campo - e all'autografo chiesto in aeroporto a Bobo Vieri. Vorrebbe conoscere Zola e sul suo futuro in campo: «Può succedere di tutto. Non voglio trascinarmi ma andare avanti sino a che mi diverto e faccio divertire».Oggi alle 18 nuovo appuntamento: ospite della diretta lo sprinter Filippo Tortu.

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