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Niccolai racconta il 2-2 con la Juve nel match dei misteri

Enrico Gaviano
Niccolai racconta il 2-2 con la Juve nel match dei misteri

50 anni fa lo scudetto, il Cagliari respinge l'assalto bianconero: protagonisti Riva e Lo Bello

10 aprile 2020
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CAGLIARI. Il 15 marzo 1970 si giocò a Torino una delle partite “storiche” del calcio italiano. Uno Juventus-Cagliari finito 2-2 che in pratica mise nella tasca dei rossoblù lo scudetto.

Juve-Cagliari 2-2. Il pareggio fu conquistato faticosamente da Gigi Riva e compagni: due volte infatti il Cagliari dovette rimontare il risultato e, oltretutto, gli uomini di Scopigno si trovarono a combattere anche con le decisioni bizzarre dell’arbitro, il siracusano Concetto Lo Bello.

Grande autogol di Niccolai. Lo scontro diretto fra la prima in classifica e la seconda, distanziata di appena due lunghezze, cominciò con un autogol. A realizzarlo Comunardo Niccolai, considerato immeritatamente il re delle autoreti. «In effetti c’è chi ne ha fatto più di me in carriera – sottolinea oggi Nick –. Sicuramente quella però fu un’autorete molto bella: cross di Furino dalla destra e io che salto per spedire la palla in angolo e invece la mando in porta, anticipando anche Albertosi». In tribuna, Manlio Scopigno, relegato lontano dalla panchina da una maxi squalifica, si limitò a togliere la sigarette dalla bocca ed esclamare: “Bel gol!”.«Sì, me lo hanno raccontato – ricorda ancora Niccolai –. Il mister era uno che amava sdrammatizzare tutto. Quella battuta era tipica del suo repertorio».

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Riva pareggia. Comunque il Cagliari si mise subito a caccia del pareggio. E lo raggiunse quando ormai il primo tempo era quasi finito: cross da destra, Gigi controlla la sfera con il ginocchio e la mette dentro scavalcando con un colpo di testa Anzolin. «Andammo al riposo molto carichi – dice Niccolai –. L’1-1 ci aveva tolto di dosso un po’ di timori. Ovviamente, l’unico non proprio convinto era Albertosi, che continuava a gettarmi delle brutte occhiatacce... ».

Lo Bello protagonista. Ma nel secondo tempo il grande protagonista diventò improvvisamente Lo Bello. Al 26’ concede un rigore dubbio agli juventini. Tira Haller, il tedescone vice campione del mondo del 1966, ma Albertosi para. Il fischietto siracusano fa ripetere. «A quel punto – fa Niccolai –, Albertosi si mise a piangere appoggiato al palo della sua porta. Era distrutto e demoralizzato». Comunque sia l’arbitro fa ripetere e della trasformazione si incarica stavolta Anastasi che insacca. Tutto finito? Macché. Racconteranno diversi giocatori fra cui Pierluigi Cera, che l’arbitro invitava i rossoblù a crossare in area per Gigi Riva. E su uno di questi cross, a sette minuti dalla fine, un contatto veniale fra Salvadore e Rombo di tuono viene sanzionato da Lo Bello con il rigore. «Saltammo tutti in aria impazziti, poi toccò a Gigi tirare – aggiunge Niccolai –, lui era una sentenza in queste occasioni, e infatti, nonostante il tuffo di Anzolin, la palla finì ugualmente in rete». A ratificare il 2-2 di una partita straordinaria, incredibile, di cui fra l’altro restano poche immagini scarne.

Lo sciopero della Rai. Infatti, storia nella storia, quel Juve-Cagliari doveva essere trasmesso alle 19 interamente dalla Rai, cambiando la regola che prevedeva la messa in onda di un solo “tempo di una patita di calcio di serie A”. Invece furono registrate solo le immagini dei primi 45 minuti perché all’inizio del secondo tempo un’improvviso sciopero della sede Rai di Torino offuscò le telecamere, e anche l’operato di Lo Bello: quei due rigori infatti resteranno uno dei grandi misteri del calcio italiano.

Il tabellino. JUVENTUS: Anzolin, Salvadore, Furino, Roveta, Leoncini, Cuccureddu, Haller, Vieri, Anastasi, Del Sol, Zigoni (dal 16’ del secondo tempo Leonardi). (12. Piloni).

CAGLIARI: Albertosi, Martiradonna, Mancin (dal 30’ del secondo tempo Poli), Cera, Niccolai, Nenè, Domenghini, Brugnera, Gori, Greatti, Riva (12. Reginato)

RETI: al 28’ Niccolai (autorete), al 45’ Riva; nella ripresa Anastasi (rigore) al 26’ e Riva (rigore) al 38’ ARBITRO: Lo Bello. Segnalinee Di Gaetano e Tomasini

NOTE: è piovuto per tutto l’incontro. Il terreno di gioco però era ottimo. Spettatori 70mila circa. Ammoniti Haller e Domenghini. (8/continua)

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