La Nuova Sardegna

Sono tantissimi i giocatori sardi che hanno dato lustro ai colori rossoblù. Tra questi ci sono sicuramente Gianfranco Matteoli (col Cagliari ha raggiunto la semifinale di Coppa Uefa) e Gianfranco Zola, che nella parte finale della carriera è tornato nell’isola e contribuendo a riportare i rossoblù di Massimo Cellino in serie A.

Ma se torniamo indietro con la memoria, non si può fare a meno di citare Umberto Serradimigni, che ha cominciato con la Torres a 16 anni e nel 1955 si è trasferito nel capoluogo. C’è rimasto fino al 1963 totalizzando tra serie B e C, 196 presenze, condito da 30 gol. Da ricordare anche Vanni Sanna (a cui è intitolato lo bstadio della Torres), algherese, con 91 presenze in B e 12 gol. Un altro sassarese doc che ha scritto pagine importanti è stato Marco Sanna. Anche lui ha fatto parte della squadra che ha raggiunto la semifinale in Uefa e in tanti ricordano la doppia sfida con Roberto Baggio, al quale ha reso la vita difficilissima. Due i calciatori di Sorso che hanno laciato un bel ricordo tra i tifosi: Mario Valeri e Antonio Langella, entrambi arrivati dalla Torres. Il primo è stato un difensore arcigno, “cattivo” agonisticamente, grande amico di Riva. Il secondo lo ha voluto Cellino e con il Cagliari si è guadagnato la convocazione in azzurro.

Sono una trentina i giocatori nati a Cagliari che hanno avuto la soddisfazione di giocare con la squadra della propria città. Andrea Cossu è diventato una bandiera e cotinua ad esserlo essendo rimasto nel club come collaboratore tecnico, ma anche Francesco Pisano, adesso all’Olbia, è stato un calciatore che ha lasciato ottimi ricordi. Nessuno si è dimenticato di Renato Copparoni il portiere di San Gavino poi passato al Torino e soprattutto di Gigi Piras, il bomber di Selargius, che ha esordito in serie A col Cagliari, realizzando il gol decisivo nella gara con la Fiorentina. Pietro Paolo Virdis è stato un altro “gioiello” della storia rossoblù per quello che ha fatto e per cosa ha rappresentato.