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Ottimismo e nuove idee, la Dinamo brinda al futuro

di Andrea Sini
Ottimismo e nuove idee, la Dinamo brinda al futuro

Incontro di fine stagione con sponsor e istituzioni su una piattaforma virtuale. Sardara: «Sono stati mesi difficili, vogliamo ripartire nel migliore dei modi»

30 maggio 2020
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SASSARI. Un brindisi alla Dinamo, alla ripresa e soprattutto al futuro. È virtuale, ma sino a un certo punto, l’incontro di fine stagione tra la società sassarese, i suoi partner e le autorità del territorio. Nelle tenute Sella&Mosca, tradizionale location dell’appuntamento, in realtà ci sono fisicamente soltanto il presidente Stefano Sardara e Giuseppe Cuccurese, direttore generale del main sponsor Banco di Sardegna.

Ma le due ore trascorse ieri pomeriggio faccia a faccia attraverso la piattaforma virtuale allestita da DinamoTv hanno permesso a una parte importante del mondo biancoblù – composto da circa 120 sponsor – di rincontrarsi e di iniziare a parlare del domani con meno apprensione e un po’ di ottimismo in più. Mancavano i tifosi, certo, ma la loro importanza è stata evocata di continuo, anche a proposito della grande risposta alla raccolta fondi per gli ospedali sardi messa in piedi da Fondazione Dinamo, Banco di Sardegna e La Nuova Sardegna. «Avere raccolto un milione di euro è un risultato straordinario, sono orgogliosa di avere fatto da testimonial», ha detto Elisabetta Canalis, in collegamento dalla sua casa in California.

«Abbiamo preso una bella sberla – ha esordito Stefano Sardara – ma è stata l’opportunità di imparare che non eravamo pronti. Facciamo tesoro di quello che è successo e cerchiamo di farci trovare pronti. Al di là di tutte le paure, siamo di nuovo tutti qua, stiamo ripartendo e lo vogliamo fare nel migliore dei modi. La stagione è terminata in maniera diversa rispetto a quello che pensavamo. Ma abbiamo portato a casa una Supercoppa, abbiamo finito il campionato al secondo posto e siamo entrati nella Final Eight di Coppa Italia e nella Top16 di Champions: insomma non possiamo dire che sia andata male. Chiudere le competizioni non era facile né scontato, ma nel basket è stato fatto con i tempi giusti, farlo in anticipo ha reso tutto più fluido».

Reinventarsi e ripartire sono stati due dei fili conduttori dell’incontro, che si era aperto con i saluti di Francesca Moretti, ad di Sella&Mosca; Giuseppe Cavallaro, comandante provinciale della guardia di finanza, Pietrino Fois, amministratore straordinario della Provincia, Gianni Serra, comandante della Polizia locale, Luigi Giudice, comandante dei Vigili del fuoco, Domenico Cecco, comandante dell’aeroporto militare di Alghero, e di monsignor Gianfranco Saba, vescovo di Sassari.

Poi Antonio Di Rosa, ha preso il comando delle operazioni: «Questo deve essere il giorno della ripartenza dopo un periodo terribile, stavolta la festa a Sella&Mosca non ci sarà ma noi festeggiamo comunque», ha detto il direttore della Nuova, prima di chiamare in causa Gianmarco Pozzecco. «Io sono ipocondriaco e anche un pirla – ha detto il coach biancoblù –. Ancora non sono praticamente uscito di casa, ma l’altro giorno sono arrivato al palazzetto e mi sono commosso, è stata un’emozione fortissima e non oso immaginare cosa proveremo quando lo faremo tutti insieme. Stringiamoci intorno alla Dinamo e ripartiamo».

Sergio Babudieri, direttore delle cliniche Malattie infettive dell’Aou di Sassari, ha fatto il punto della situazione sui contagi, scegliendo “coraggio e consapevolezza” come slogan, mentre il sindaco Nanni Campus ha parlato di test estremamente difficile e impegnativo per tutti. La prefetta Maria Luisa D’Alessandro si è soffermata sulla gestione dell’emergenza e sulla collaborazione tra le forza in campo durante l’emergenza, Giovanni Palazzi di Stage Up ha parlato delle nuove sfide che i club di serie A dovranno affrontare.

Il direttore generale di Reale Mutua Group, Luca Filippone, ha raccontato come la sua azienda sia arrivata al 100% di operatività in smart working, confermando poi il sostegno come sponsor alla Dinamo. «Siamo felicemente partner della società da diverso tempo. Ora in A potrebbe esserci anche Torino, ma il primo amore non si scorda mai», ha detto.

Musica per le orecchie dei tifosi biancoblù. Un brindisi, virtuale o meno, per la Dinamo che riparte con l’entusiasmo di sempre, è davvero il minimo.

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