Ecco Bendzius, sarà un Banco camaleontico
di Andrea Sini
Basket, ufficiale la firma dell’ala lituana Ora caccia a un centro di scorta italiano
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SASSARI. Ci sono tre italiani, due croati, un serbo, due americani, un estone naturalizzato italiano, e ora c’è anche un lituano. Non è Giochi senza frontiere, ma è la Dinamo 2020-’21, che per l’undicesima stagione consecutiva nella massima serie si traveste da multinazionale con spiccate caratteristiche europee. Proprio come piace al suo coach.
Quasi a dama. Da ieri Eimantas Bendzius è ufficialmente un giocatore biancoblù, decimo tassello di un puzzle piuttosto intrigante, al quale ormai manca soltanto due pedine: per completare il 6+6 andrà infatti scovato un centro italiano affidabile ma poco pretenzioso a livello di minutaggio (più o meno l’identikit di Daniele Magro, che ha fatto le valigie dopo due stagioni e pochissime presenze), con il roster che verrà con tutta probabilità chiuso da un giovane del vivaio.
La doppia dimensione. L’innesto di Bendzius, ala classe 1990, gran fisico (207 centimetri per 98 chilogrammi) e mani educatissime soprattutto da oltre l’arco, consente a coach Gianmarco Pozzecco di fare uscire dalla panchina quello che, forse più di altri, potrebbe rappresentare l’elemento chiave del “trasformismo” biancoblù. La scelta è abbastanza chiara: alle spalle di quelli che teoricamente sarebbero i lunghi titolari, Justin Tillman e Miro Bilan, ci sarà il giocatore estone. Il quale sarà una sorta di pendolo: potrà agire nel suo ruolo naturale accanto a Bilan, al posto di Tillman, aumentando la pericolosità sull’arco del quintetto; oppure, al contrario, potrà essere schierato accanto allo stesso Tillman, che scalerebbe nel ruolo di centro come testa di ponte di un quintetto più agile e dinamico. Un po’ quello che accadeva due stagioni fa, con risultati decisamente apprezzabili, con la coppia Polonara-Thomas. Ma queste soltanto due delle tante opzioni che coach Pozzecco e il suo staff stanno mettendo in fresco, forti di un roster pieno zeppo di pedine intercambiabili.
Intelligenza europea. Eimantas Bendzius proviene dal Rytas Vilnius, dove in Eurocup ha chiuso la stagione con 12 punti e 4 rimbalzi di media, mentre nel campionato lituano le sue statistiche parlano di 10,7 punti e 4,3 rimbalzi. Per quanto riguarda il tiro da oltre l’arco, nell’ultima stagione si è assestato poco oltre il 35%, ma nelle stagioni precedenti ha tirato spesso con percentuali intorno al 40%. Dalla sua c’è la capacità di costruirsi il tiro sia dalla media con il gioco spalle a canestro, sia dal palleggio, che dagli scarichi sul perimetro. Nel suo curriculum ci sono diverse stagioni nelle competizioni europee, tra Eurolega ed Eurocup, con una lunga militanza nel Rytas Vilnius, intervallata da esperienze in Polonia (un anno a Sopot) e in Spagna (tre stagioni con la maglia del Rio Natura Obradorio). Nel 2018-’19, sempre con il Rytas, ha conquistato la Coppa di Lituania insieme all’ex biancoblù Rok Stipcevic, battendo a sorpresa in finale i rivali dello Zalgiris Kaunas.
Quasi a dama. Da ieri Eimantas Bendzius è ufficialmente un giocatore biancoblù, decimo tassello di un puzzle piuttosto intrigante, al quale ormai manca soltanto due pedine: per completare il 6+6 andrà infatti scovato un centro italiano affidabile ma poco pretenzioso a livello di minutaggio (più o meno l’identikit di Daniele Magro, che ha fatto le valigie dopo due stagioni e pochissime presenze), con il roster che verrà con tutta probabilità chiuso da un giovane del vivaio.
La doppia dimensione. L’innesto di Bendzius, ala classe 1990, gran fisico (207 centimetri per 98 chilogrammi) e mani educatissime soprattutto da oltre l’arco, consente a coach Gianmarco Pozzecco di fare uscire dalla panchina quello che, forse più di altri, potrebbe rappresentare l’elemento chiave del “trasformismo” biancoblù. La scelta è abbastanza chiara: alle spalle di quelli che teoricamente sarebbero i lunghi titolari, Justin Tillman e Miro Bilan, ci sarà il giocatore estone. Il quale sarà una sorta di pendolo: potrà agire nel suo ruolo naturale accanto a Bilan, al posto di Tillman, aumentando la pericolosità sull’arco del quintetto; oppure, al contrario, potrà essere schierato accanto allo stesso Tillman, che scalerebbe nel ruolo di centro come testa di ponte di un quintetto più agile e dinamico. Un po’ quello che accadeva due stagioni fa, con risultati decisamente apprezzabili, con la coppia Polonara-Thomas. Ma queste soltanto due delle tante opzioni che coach Pozzecco e il suo staff stanno mettendo in fresco, forti di un roster pieno zeppo di pedine intercambiabili.
Intelligenza europea. Eimantas Bendzius proviene dal Rytas Vilnius, dove in Eurocup ha chiuso la stagione con 12 punti e 4 rimbalzi di media, mentre nel campionato lituano le sue statistiche parlano di 10,7 punti e 4,3 rimbalzi. Per quanto riguarda il tiro da oltre l’arco, nell’ultima stagione si è assestato poco oltre il 35%, ma nelle stagioni precedenti ha tirato spesso con percentuali intorno al 40%. Dalla sua c’è la capacità di costruirsi il tiro sia dalla media con il gioco spalle a canestro, sia dal palleggio, che dagli scarichi sul perimetro. Nel suo curriculum ci sono diverse stagioni nelle competizioni europee, tra Eurolega ed Eurocup, con una lunga militanza nel Rytas Vilnius, intervallata da esperienze in Polonia (un anno a Sopot) e in Spagna (tre stagioni con la maglia del Rio Natura Obradorio). Nel 2018-’19, sempre con il Rytas, ha conquistato la Coppa di Lituania insieme all’ex biancoblù Rok Stipcevic, battendo a sorpresa in finale i rivali dello Zalgiris Kaunas.