Con Giandonato e La Rosa nasce l’Olbia del futuro
di Paolo Ardovino
I bianchi puntano sull’esperienza per affrontare il quinto campionato di serie C Intanto si discute del nuovo format. Marino: d’accordo sulla rosa di 22 giocatori
27 luglio 2020
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OLBIA. Si conosce la data di avvio del prossimo campionato di serie C, il 27 settembre, e con lei le novità stabilite dall’assemblea dei club. Nuove regole a cui anche l’Olbia, attualmente in stato di cantiere aperto, dovrà guardare con attenzione.
Non si disputerà la Coppa Italia, per motivi di tempistiche. Gli otto turni infrasettimanali non permettono altre finestre necessarie per le varie fasi del torneo. Ma su questo fronte, i galluresi non hanno molto da dire. Piuttosto, arriva un tetto numerico alle rose. Potranno essere composte da un massimo di 22 giocatori con contratto professionistico.
«Per noi l’impatto può essere positivo – dice il presidente dell’Olbia, Alessandro Marino –. In questi anni ci siamo sempre dati l’obiettivo di non allestire rose troppo ampie per fare in modo di dare il giusto spazio ai giocatori scelti. Questa regola sarà un incentivo ulteriore a selezionare i giocatori in maniera ancora più rigorosa». Una coppia per ogni ruolo, in estrema sintesi.
Scaduti contratti e prestiti, in questi giorni la società bianca si sta attivando per i rinnovi. È arrivato quello di La Rosa, è molto vicina all’ufficialità la permanenza di Giandonato con la divisa olbiese e di altri rinnovi. Sarà ancora, comunque, una squadra giovane, specie per gli innesti che arriveranno dal sud dell'isola. Ma quella che a settembre si giocherà il suo quinto anno di fila tra i professionisti, sarà anche una squadra che punterà sul fattore esperienza. Vanno lette in questo senso le due operazioni sopracitate - oltre che per il valore tecnico - e sono esclusi altri volti vicini a quota 30 anni. Giocatori di esperienza per la categoria e che possano essere da guida per i talenti che verranno e che rivestiranno ancora i colori di Olbia.
Un’altra novità per la serie C riguarda il minutaggio degli under legato ai contributi che si ottengono. L’assemblea ha stabilito che servirà raggiungere 271’ a partita. Ciò significa che almeno in tre dovranno restare in campo per l’intera durata della partita, più un quarto che da subentrato potrà totalizzare anche un solo giro d’orologio. Infine, l’asticella dei prestiti da squadre di categorie superiori, serie A e B, sale da sei a otto. E si sa che il bacino di primo riferimento dell’Olbia è quello del Cagliari, ma in questi anni il club gallurese ha concluso trattative anche con altre compagini. Piuttosto, se la famigerata riforma dei campionati arriverà in tempo per la prossima stagione o direttamente per quella 2021/2022 se lo chiede anche il numero uno Marino: «Ancora adesso non sappiamo cosa succederà, ma a breve si capirà se prima delle elezioni federali la Lega Pro e la Figc avranno modo di portare avanti la modifica al format della Serie C».
Non si disputerà la Coppa Italia, per motivi di tempistiche. Gli otto turni infrasettimanali non permettono altre finestre necessarie per le varie fasi del torneo. Ma su questo fronte, i galluresi non hanno molto da dire. Piuttosto, arriva un tetto numerico alle rose. Potranno essere composte da un massimo di 22 giocatori con contratto professionistico.
«Per noi l’impatto può essere positivo – dice il presidente dell’Olbia, Alessandro Marino –. In questi anni ci siamo sempre dati l’obiettivo di non allestire rose troppo ampie per fare in modo di dare il giusto spazio ai giocatori scelti. Questa regola sarà un incentivo ulteriore a selezionare i giocatori in maniera ancora più rigorosa». Una coppia per ogni ruolo, in estrema sintesi.
Scaduti contratti e prestiti, in questi giorni la società bianca si sta attivando per i rinnovi. È arrivato quello di La Rosa, è molto vicina all’ufficialità la permanenza di Giandonato con la divisa olbiese e di altri rinnovi. Sarà ancora, comunque, una squadra giovane, specie per gli innesti che arriveranno dal sud dell'isola. Ma quella che a settembre si giocherà il suo quinto anno di fila tra i professionisti, sarà anche una squadra che punterà sul fattore esperienza. Vanno lette in questo senso le due operazioni sopracitate - oltre che per il valore tecnico - e sono esclusi altri volti vicini a quota 30 anni. Giocatori di esperienza per la categoria e che possano essere da guida per i talenti che verranno e che rivestiranno ancora i colori di Olbia.
Un’altra novità per la serie C riguarda il minutaggio degli under legato ai contributi che si ottengono. L’assemblea ha stabilito che servirà raggiungere 271’ a partita. Ciò significa che almeno in tre dovranno restare in campo per l’intera durata della partita, più un quarto che da subentrato potrà totalizzare anche un solo giro d’orologio. Infine, l’asticella dei prestiti da squadre di categorie superiori, serie A e B, sale da sei a otto. E si sa che il bacino di primo riferimento dell’Olbia è quello del Cagliari, ma in questi anni il club gallurese ha concluso trattative anche con altre compagini. Piuttosto, se la famigerata riforma dei campionati arriverà in tempo per la prossima stagione o direttamente per quella 2021/2022 se lo chiede anche il numero uno Marino: «Ancora adesso non sappiamo cosa succederà, ma a breve si capirà se prima delle elezioni federali la Lega Pro e la Figc avranno modo di portare avanti la modifica al format della Serie C».