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Dinamo “all’europea” con l’asse Spissu-Bilan

di Andrea Sini
Dinamo “all’europea” con l’asse Spissu-Bilan

Il play e il centro sono stati i migliori e i più continui nelle gare di Supercoppa Jason Burnell può già essere un collante perfetto tra gli esterni e i lunghi

21 settembre 2020
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SASSARI. Un asse play-pivot all’antica, due americani d’Europa e in mezzo un collettore già presentissimo ma con margini di crescita ancora notevoli. La Dinamo si lascia alle spalle la Supercoppa e mette nel mirino il debutto nella sua undicesima stagione in serie A, in programma domenica pomeriggio a Pesaro. Con due sole amichevoli disputate, quelle del torneo di Cagliari contro Milano e Venezia, i biancoblù di coach Pozzecco puntavano un po’ come tutti a utilizzare le gare della Supercoppa come percorso di preparazione, ma a causa dei tanti contrattempi il Banco non è mai stato al completo.

Due leader. Le sette gare giocate tra Olbia e Bologna (sei della prima fase al Geovillage, più la semifinale della Final Four alla Segafredo Arena), hanno dunque fornito indicazioni parziali ma comunque chiare. Le chiavi della squadra sono saldamente nelle mani di Marco Spissu, che gioca ormai con una sicurezza e una personalità da play di altissimo livello. E che ha talmente la situazione sotto controllo, da permettersi il lusso di trascorrere quarti interi senza prendere un tiro, per poi assumersi responsabilità importanti quando conta. Come i grandi play, appunto.

L’altra colonna portante del quintetto biancoblù è il centro Miro Bilan, uscito in gran forma dalla preparazione precampionato e sempre protagonista nelle gare sin qui disputate. A 31 anni, il 2,13 di Sebenico conferma che se il suo minutaggio verrà gestito con oculatezza saranno ben pochi i centri in grado di contrastarlo nell’area colorata.

Cifre da star. Anche escludendo dalle statistiche il doppio confronto con la Virtus Roma dei tanti baby, le cifre del duo Spissu-Bilan fanno impressione. Il play sassarese ha segnato 16 punti, 7,2 assist e 3,6 rimbalzi di media, con oltre il 50% da 2 (10/18) e da 3 (16/29), oltre a un plus/minus costantemente positivo. Cifre importanti anche per Bilan, che ha chiuso la Supercoppa con 16,8 punti e 8,2 rimbalzi a partita, tirando con il 55% da 2 (27/48).

L’americano vero. Al centro dell’asse Spissu-Bilan, c’è un elemento che stainiziando a ritagliarsi uno spazio importante. Jason Burnell, chiamato al difficile compito di far dimenticare Dyshawn Pierre, sembra rispondere all’identikit del giocatore cercato in estate. Ala piccola dinamica, forte in difesa e di grande energia, Burnell è in grado di difendere su almeno tre ruoli e spostarsi nello spot di ala forte. Con 14,2 punti a partita (52% da 2) e 7,4 rimbalzi, all’ex giocatore di Cantù sarebbe richiesta solo una maggiore pericolosità da oltre l’arco. Ma per questo ci sarà tempo, come è stato nel caso di Pierre.

In attesa degli altri. Valutando in maniera positiva l’apporto dato dagli altri giocatori a disposizione, in attesa del rientro di Gentile e Treier e della crescita di condizione di Gardini, ora il prossimo step importante sarà l’inserimento completo di Justin Tillman, che deve recuperare almeno un mese di lavoro sia a livello individuale che di gruppo. È proprio l’ala americana l’elemento che, “deragliando” in parte dall’asse Spissu-Bilan, può davvero fare la differenza aggiungendo una dimensione al gioco dei sassaresi.

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