Formula 1
Domenicali a capo del circus
ROMA. È un colpo d'ala del tricolore un po’ appannato in questa stagione di Formula 1 l'annuncio ufficiale che Stefano Domenicali da gennaio sarà a capo di Liberty Media, la società Usa che anni fa...
26 settembre 2020
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ROMA. È un colpo d'ala del tricolore un po’ appannato in questa stagione di Formula 1 l'annuncio ufficiale che Stefano Domenicali da gennaio sarà a capo di Liberty Media, la società Usa che anni fa ha rilevato da Bernie Ecclestone la proprietà del circus e che ora si affida all'esperienza e alle conoscenze del manager italiani per guidarla negli anni futuri.
Intanto, a Sochi, i team hanno aperto il weekend del Gp di Russia, con la conferma dello strapotere delle Mercedes. «Sono davvero entusiasta di entrare a far parte dell'organizzazione della Formula 1, uno sport che ha sempre fatto parte della mia vita», ha commentato Domenicali che da gennaio prenderà il posto del manager statunitense Chase Carey come nuovo ceo e presidente. Uno dei suoi compiti sarà rendere la competizione sempre più combattuta e avvincente. In pista a dettare legge sono sempre e solo le Frecce nere, che anche ieri a Sochi hanno fatto il vuoto alle loro spalle. Bottas ha fatto la voce grossa, dominando entrambe le sessioni e lasciando ad un paio di decimi Lewis Hamilton, il quale di solito beffa poi il finlandese in qualifica o per la vittoria. Le Ferrari sempre a distanza: Leclerc ottavo, Vettel decimo.
Intanto, a Sochi, i team hanno aperto il weekend del Gp di Russia, con la conferma dello strapotere delle Mercedes. «Sono davvero entusiasta di entrare a far parte dell'organizzazione della Formula 1, uno sport che ha sempre fatto parte della mia vita», ha commentato Domenicali che da gennaio prenderà il posto del manager statunitense Chase Carey come nuovo ceo e presidente. Uno dei suoi compiti sarà rendere la competizione sempre più combattuta e avvincente. In pista a dettare legge sono sempre e solo le Frecce nere, che anche ieri a Sochi hanno fatto il vuoto alle loro spalle. Bottas ha fatto la voce grossa, dominando entrambe le sessioni e lasciando ad un paio di decimi Lewis Hamilton, il quale di solito beffa poi il finlandese in qualifica o per la vittoria. Le Ferrari sempre a distanza: Leclerc ottavo, Vettel decimo.