La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Sette punti in cinque partite rappresentano sicuramente un discreto bottino per l’Atletico Cagliari, al suo esordio assoluto nel campionato di Promozione girone A, che vede i cagliaritani navigare in ottava posizione, in pieno centroclassifica. La squadra allenata da Carlo Saba ha vinto entrambe le partite giocate in casa contro Villamassargia e Paulese, ha perso ma uscendo a testa alta in trasferta con Tharros e Tonara, pareggiando sul campo del Gonnosfanadiga terzo in classifica. “Sono contento di come i ragazzi si siano ben calati in una realtà per loro completamente nuova, a parte qualche elemento dell’organico che già aveva avuto modo di calcare questo palcoscenico - dice il tecnico cagliaritano Carlo Saba, anche lui alla sua prima esperienza in Promozione - La Coppa Italia poi è stata un ottimo rodaggio e le due partite giocate contro una squadra del calibro del La Palma Monte Urpinu , tra l’altro appena retrocessa dall’Eccellenza, ci hanno permesso di arrivare sufficientemente preparati alla gara d’esordio a Tonara, anche se poi lì non siamo stati premiati a livello di risultato finale. Il torneo è molto difficile e il fatto che quest’anno ci siano quattro retrocessioni dirette dovrà spingerci a fare quanti più punti possibile per evitare di soffrire sino all’ultima giornata, e in quest’ottica penso che sarà oltremodo fondamentale vincere gli scontri diretti e non perdere troppi punti in casa”. “Purtroppo il Covid 19 ha condizionato in maniera determinante lo svolgimento di questa prima parte di stagione, lo dimostrano le tante partite non giocate e la successiva sospensione di tutti i campionati dilettanti, visto il continuo aumento dei casi di positività sia tra i giocatori che anche tra dirigenti e staff – continua il tecnico cagliaritano – Fortunatamente per quanto ci riguarda le cose sono andate bene, nel senso che nessuno della nostra società ha avuto a che fare con questa pandemia. Stare tanto tempo fermi e senza neanche avere la possibilità di allenarsi con continuità non è semplice viste anche le restrizioni adottate , la mia speranza è che non si debba aspettare troppo a lungo prima di poter tornare a calcare i campi di gioco – conclude Saba -”.

Stefano Serra