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«Portiamo i segni delle nazionali ma ci giocheremo le nostre carte»

«Portiamo i segni delle nazionali ma ci giocheremo le nostre carte»

CAGLIARI. Di Francesco non cerca alibi e non vuole fare la vittima. Ma quando si perdono tre giocatori in un colpo solo per le nazionali un po’ di disappunto, diciamo così, c’è. «Non capisco queste...

21 novembre 2020
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CAGLIARI. Di Francesco non cerca alibi e non vuole fare la vittima. Ma quando si perdono tre giocatori in un colpo solo per le nazionali un po’ di disappunto, diciamo così, c’è. «Non capisco queste gare ravvicinate - si è sfogato in conferenza stampa - c’è rabbia. Ma noi dobbiamo tramutare questa rabbia in qualcosa di utile. Certo, questo calendario svantaggia tutti, pure la Juventus. I calendari andrebbero programmati in modo diverso. Come si può far giocare le partite di notte il mercoledì sera? Chiaro che poi magari un giocatore torna il giovedì alle 10 di sera. Come stanno i giocatori? Lo vedremo in campo con la Juventus , lo scopriremo solo vivendo». Citazione battistiana.

L’ordine è però quello di lasciarsi tutto alle spalle. «Chi scenderà in campo - ha detto- avrà una grande opportunità, potrà dimostrare il suo valore in una partita che tutti vorrebbero giocare. Facciamo di necessità virtù, qualche giocatore dovrà stringere i denti». Atteggiamento costruttivo. «Andiamo a giocarcela senza paura, come è giusto che sia, con le nostre forze e la nostra qualità - ha continuato -. Cercheremo di metterli in difficoltà, non ci sono partite vinte o perse in partenza. Voglio vedere comunque una squadra compatta, agguerrita, che resti corta e lotti su ogni pallone, che non tema di affrontare l'uno contro uno. Questa è la mentalità che ci deve accompagnare nelle gare. Ho chiesto ai ragazzi di prepararla bene sul piano psicologico: bello sognare una giornata importante, dobbiamo crederci».

Senza tre titolari, però, è dura. «Vero non c’è in rosa un giocatore con le caratteristiche di Nandez. Ma dobbiamo ragionare di squadra, lavorare con compattezza, oltre gli interpreti. In questi giorni abbiamo cercato di dare determinati concetti, di sicuro non esiste una squadra in Europa che si possa permettere di non fare le due fasi in un certo modo. Per quanto riguarda il modulo da opporre ai bianconeri, vorrei trovare continuità a quel che facciamo, ma non ho ancora deciso quale sistema di gioco adotterò. Sto provando diverse possibilità, magari, la notte porterà consiglio. Aspettatevi di tutto».

Di fronte, però, una Juve che non può più perdere occasioni: «Ha cambiato allenatore, sta cercando di portare nuove idee e creare una nuova identità. In ogni caso stiamo parlando di una squadra di grandissima qualità, in tutti gli interpreti: tanto per fare un esempio, se non gioca Bonucci, entra De Ligt. In Morata hanno ritrovato un attaccante con verve che trova spesso la via della porta. Al di là dei discorsi sul nuovo corso, i bianconeri restano fortissimi».

Stefano Ambu

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