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I toscani eterna bestia nera dei bianchi

I toscani eterna bestia nera dei bianchi

Musi lunghi negli spogliatoi dei galluresi. Le note positive sono Udoh e Secci

23 novembre 2020
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CARRARA. Musi lunghi negli spogliatoi dei galluresi che possono lamentare sì un primo tempo da dimenticare, con i gialloblù locali sempre in controllo del match e con il doppio vantaggio, ma nella ripresa recriminano anche per la cattiva sorte. L’inserimento di Udoh, infatti, ha reso molto più pericolosi i bianchi sotto porta. Nel finale, poi, a risultato già acquisito per i locali, anche una doppia traversa che ha tolto alla squadra la gioia almeno del gol della bandiera.

C’è poi un altro lato positivo nella sfida per la squadra di Canzi: l’esordio a cinque minuti dalla fine di un giocatore classe 2003, Secci, che potrebbe rappresentare linfa per il futuro della squadra.

Di tutt’altro umore, inevitabilmente, lo spogliatoio carrarese, dove finalmente si interrompe il silenzio stampa e riprende il rapporto tra la squadra e i cronisti dopo un lungo stop. Per primo parla mister Silvio Baldini: «La Carrarese - ha detto - è stata protagonista della prestazione pensata e preparata in settimana. La bravura dei ragazzi è stata quella di cercare subito il vantaggio con una certa pericolosità sin dalle prime azioni di gioco. Il vantaggio ha spianato la strada, poi abbiamo continuato ad attaccare trovando il raddoppio. La squadra ha dato dimostrazione di non accontentarsi cercando di creare occasioni per incrementare il bottino andando sul velluto con la terza rete. Nota importante - ha aggiunto il tecnico - non aver subito vere palle gol e non aver concesso all'Olbia di reagire e rientrare in partita. I nostri automatismi sono chiari e i tre gol di oggi non sono una sorpresa anche perché le idee sono sempre le stesse ma per attuarle servono forza fisica e lucidità. Unica pecca nella sfida è stato il contrattempo fisico accorso Murolo le cui condizioni sono da valutare. Adesso con la Giana Erminio dobbiamo essere bravi a ripetere la partita giusta, siamo in condizione fisica e mentale e vogliamo proseguire il cammino». L'attaccante esterno Giacomo Manzari ha chiuso il match nella ripresa: «C’è grande emozione e soddisfazione per il primo gol nei professionisti - dice - la dedica è per la mia famiglia che ci ha creduto insieme a me. In questa squadra c’è l'imbarazzo della scelta nel reparto offensivo ed io voglio imparare da tutti i grandi giocatori con cui ho la fortuna di allenarmi. È vero che ho sempre giocato a destra ma anche a sinistra riesco a trovare spazi e spunti. Adesso voglio essere ancora più importante per la squadra, a partire dalla prossima sfida a Gorgonzola».

Carrara rimane, anche dopo questa sfida, un’autentica bestia nera per l’Olbia. In casa dei marmiferi i sardi hanno sempre subito non meno di tre gol. La sola eccezione è stata quella della stagione 2018-19, gara giocata a Pontedera, dove l’Olbia incassò i soliti tre gol ma fu capace di segnarne quattro.



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