L’Olbia esce indenne da Como ma recrimina
I bianchi ripartono dopo le due sconfitte consecutive. Peccato per il rigore sprecato da Udoh
26 novembre 2020
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COMO. Era necessario ripartire dopo le tre reti incassate contro la Carrarese e dopo aver fallito la chance in casa contro e la Lucchese. E il punto ottenuto a Como è certamente un modo per ripartire. Ma l’Olbia ha avuto sui piedi – meglio dire dal dischetto – l’opportunità di lasciare la Lombardia con due punti in più in tasca. Se solo Udoh, croce e delizia, avesse trasformato sul 2-2 il secondo rigore concesso dall’arbitro Catanoso, l’Olbia avrebbe indirizzato verso la vittoria la sfida di recupero della nona giornata.
Ne è uscito un 2-2 che premia sicuramente gli sforzi profusi dagli ospiti. Mister Canzi cambia qualcosa nello schieramento, optando per la difesa a 4, aggiungendo Arbodela da una parte e Cadili dall’altra, mentre in attacco ha scelto Udoh da affiancare a Ragatzu. Dopo un brivido iniziale si scatena Ragatzu, spina nel fianco di un Como da brividi in difesa, ma è un autogol a sbloccare la situazione: Giandonato dal fondo cerca un compagno in area e trova… Bovolon. Il tocco del jolly comasco finisce maldestramente alle spalle di Facchin dopo un quarto d’ora.
Immediata la reazione del Como che riesce a ribaltare la situazione. Terrani al 25’ pareggia i conti. L’Olbia non sparisce dal campo, ma è il Como a ribaltare la situazione al 39’ con Iovine.
Il finale di frazione è decisivo per le sorti del match. L’Olbia alza la pressione, Udoh fa impazzire l’incerto Agyakwa: il giovane inglese del Como perde palla su pressione dell’attaccante sardo, una volta in area lo stende. Rigore e rosso diretto per il difensore. Dal dischetto, Ragatzu al 47’ regala il pareggio all’Olbia.
Nella ripresa, l’Olbia avrebbe potuto sfruttare un po’ meglio la superiorità numerica. E, in realtà, un’azione importante l’ha prodotta, ancora con Udoh che viene stretto da Bovolon e Solini, conquistandosi il secondo calcio di rigore. Ma l’attaccante spreca la chance dal dischetto, Domenica alle 12.30 al “Nespoli” arriva la Juve U23.
Ne è uscito un 2-2 che premia sicuramente gli sforzi profusi dagli ospiti. Mister Canzi cambia qualcosa nello schieramento, optando per la difesa a 4, aggiungendo Arbodela da una parte e Cadili dall’altra, mentre in attacco ha scelto Udoh da affiancare a Ragatzu. Dopo un brivido iniziale si scatena Ragatzu, spina nel fianco di un Como da brividi in difesa, ma è un autogol a sbloccare la situazione: Giandonato dal fondo cerca un compagno in area e trova… Bovolon. Il tocco del jolly comasco finisce maldestramente alle spalle di Facchin dopo un quarto d’ora.
Immediata la reazione del Como che riesce a ribaltare la situazione. Terrani al 25’ pareggia i conti. L’Olbia non sparisce dal campo, ma è il Como a ribaltare la situazione al 39’ con Iovine.
Il finale di frazione è decisivo per le sorti del match. L’Olbia alza la pressione, Udoh fa impazzire l’incerto Agyakwa: il giovane inglese del Como perde palla su pressione dell’attaccante sardo, una volta in area lo stende. Rigore e rosso diretto per il difensore. Dal dischetto, Ragatzu al 47’ regala il pareggio all’Olbia.
Nella ripresa, l’Olbia avrebbe potuto sfruttare un po’ meglio la superiorità numerica. E, in realtà, un’azione importante l’ha prodotta, ancora con Udoh che viene stretto da Bovolon e Solini, conquistandosi il secondo calcio di rigore. Ma l’attaccante spreca la chance dal dischetto, Domenica alle 12.30 al “Nespoli” arriva la Juve U23.