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Dinamo battuta e umiliata Qualificazione a rischio

di Andrea Sini
Dinamo battuta e umiliata Qualificazione a rischio

Incredibile sconfitta dei sassaresi, che crollano con la cenerentola danese

17 dicembre 2020
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SASSARI. Dieci euro di benzina nel motore anzichè il pieno, un atteggiamento troppo presuntuoso prima e troppo arrendevole poi. La Dinamo incassa una batosta storica contro i danesi del Bakken Bears, spreca il primo match ball qualificazione ai playoff di Champions League e riapre completamente i giochi nel gruppo A. Ora per non correre rischi servirà vincere almeno una delle due gare in trasferta che restano, in casa di Galatasaray e Tenerife.

Die mala. Era iniziata con un Banco scoppiettante (20 punti segnati in 5’), è finita 71-93, con i danesi che non si sono accontentati di stravincere ma hanno provato a umiliare i sassaresi, che dopo il primo quarto hanno letteralmente perso i sentimenti. I 26 rimbalzi offensivi concessi dicono quasi tutto di questo atteggiamento.

L’illusione. Pozzecco manda Treier in quintetto, insieme a Spissu, Gentile e alla coppia di lunghi Bendzius-Bilan. La Dinamo parte bene in difesa e costringe gli avversari a tiri affrettati. Dall’altra parte c’è il solito Bendzius, che nei primi 3’30” segna 9 punti con due triple e manda subito i sassaresi a +9 (13-4). Anche Gentile è caldo, e nonostante il tentativo di reazione dei danesi l’inerzia è tutta del Banco: una favolosa combinazione Spissu-Bilan-Bendzius porta il lituano a una schiacciata da applausi, come da applausi è il contropiede del 20-11 concluso da Burnell, appena entrato, che costringe coach Wich al timeout.

Pozzecco manda dentro anche Tillman, Katic e Kruslin, che si presenta con una tripla, poi Burnell va in tap-in a firmare il +13 (29-16). Darboe accorcia con una tripla un attimo prima di fine periodo (29-19), poi i danesi provano ad aumentare l’intensità.

Il blocco. Ne viene fuori un break di 11-0, con 7 punti consecutivi di Evans che riportano il Bakken Bears a -2, 29-27. L’attacco va in blocco prolungato anche dopo il timeout di Pozzecco, ma i danesi non riescono ad approfittarne e se non altro a togliere momentaneamente le castagne dal fuoco ci pensa Gentile con una tripla. Rientrano in campo i titolari, ma il motore dei biancoblù resta inceppato: i danesi difendono ai limiti del regolamento, il punteggio non si muove, e allora Peterson e Ongwae piazzano pareggio e sorpasso, 34-37 a 1’20”. Il clima si scalda, Pozzecco protesta e si becca un tecnico, Ogwae si becca con Burnell e viene a sua volta sanzionato. Il risultato è comunque che a metà gara gli orsi sono avanti 37-41. Al rientro in campo la Dinamo non è carica come ci si aspetterebbe, tutt’altro. Arrivano passaggi telefonati, difese molli e tiri che non colpiscono il ferro. Il Bakken Bears tira giù 6 rimbalzi offensivi in meno di 3’ (e siamo già a quota 17) e sul 41-47 Pozzecco deve immediatamente chiedere timeout.

La resa incondizionata. Non succede nulla neanche stavolta, anzi l’ex cagliaritano Stephens piazza due triple e gli orsi scappano via, assorbendo senza problemi l’antisportivo commesso da Peterson che frutta 5 punti al Banco. A metà periodo il tabellone dice 47-57, il Banco prova una timida reazione (55-61) ma la zona sassarese è un colabrodo Diouf firma sulla sirena dei 24” la tripla del +13 (55-68). Si riparte da due palle perse e da un Banco inguardabile. Kruslin illude tutti con la tripla dl -7 (64-71), ma a quel punto i danesi accelerano ancora e piazzano in un amen un break di 9-0 che chiude definitivamente la partita a 5’10” sul 64-80. La Dinamo molla completamente, Pozzecco continua a spremere inutilmente i vari Bilan. Burnell e Bendzius e il divario si dilata. C’è tempo solo per la pietosa sceneggiata finale, con il Bakken Bears che sul +20 decide di andare a giocare l’ultima palla con pochi secondi sul cronometro e con il loro coach che chiede agli arbitri di rivedere il fallo commesso sulla sirena, per ottenere due inutili tiri liberi, scatenando la rabbia di Pozzecco e dei biancoblù.

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