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Il Cagliari cerca il bis ma il Bologna è tosto

di Roberto Muretto
Joao Pedro e Pavoletti felici alla fine della gara di Crotone
Joao Pedro e Pavoletti felici alla fine della gara di Crotone

Rossoblù condannati a vincere. Asamoah e “Walu” le novità

03 marzo 2021
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CAGLIARI. Non ci sono calcoli da fare e forse può anche sembrare ripetitivo. Ma il Cagliari così come a Crotone, anche oggi non ha alternative: deve battere il Bologna. È l’unica strada da percorrere per continuare in una risalita difficile, piena di ostacoli. Semplici ha messo l’emetto dal primo giorno che è arrivato ad Assemini, chiede di fare altrettanto alla sua squadra. Testa bassa e pedalare il motto del tecnico, bravo a trasmettere fiducia e serenità a uno spogliatoio col morale a pezzi. I primi segnali di ripresa si sono visti domenica scorsa. Bisogna migliorare l’approccio alla partita, avere più sicurezza nelle giocate e una maggiore autostima nei propri mezzi. Il livello di difficoltà sale contro il Bologna, formazione aggressiva, con ottime individualità e un allenatore che ha trasmesso il proprio carattere ai suoi ragazzi. Un esame severo, se superato potrebbe dare un grande slancio al Cagliari.

Dubbi. Almeno un paio sulla formazione iniziale, che comunque non sarà stravolta. Asamoah sembra il candidato numero uno per prendere il posto dello squalificato Lykogiannis. Il ghanese forse non ha i 90’ nella gambe ma l’esperienza non gli fa difetto. E in quanto ad aggressività ha poco da imparare. L’altro è Tripaldelli ma se Semplici si affida (almeno per ora) ai giocatori più esperti, la scelta non ricadrà su di lui. Difficile che Nandez venga spostato a sinistra e dato spazio dal primo minuto a Zappa, che invece potrebbe dare il suo contributo a gara in corso. Confermatissima la coppa d’attacco Joao Pedro-Pavoletti e Nainggolan nel ruolo di play, protetto da Duncan e Marin per consentirgli di risparmiare energie. Sfruttare le corsie con le sovrapposizioni e mettere in area invitanti cross, resta un motivo per mettere in difficoltà gli emiliani.

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Gli avversari. Medel è convocato ma andrà in panchina. Mancherà Danilo al centro della difesa, al suo posto Antov, giocatore interessante. Occhio al terzetto alle spalle di Barrow. Orsolini, Soriano e Sansone, hanno tempi di inserimento, sanno attaccare gli spazi e sono dotati di un buon calcio. Sono temibili se gli viene concesso di puntare l’uomo perchè sono abili nel dribbling, soprattutto i due esterni, che preferiscono accentrarsi palla al piede e tentare la conclusione. I rossoblù emiliani sono reduci dalla bella vittoria a spese della Lazio, risultato che ha aumentato gli stimoli di una squadra in crescita, anche se ogni tanto ha delle amnesie e commette degli errori. Questi momenti dovrà sfruttare la formazione isolana per colpire.

Statistiche. Il Cagliari ha vinto le ultime due sfide interne di Serie A contro il Bologna. Non registra una striscia più lunga contro gli emiliani dall'inizio degli anni '70. Solo l’Atalanta (15) ha mandato in gol più giocatori diversi del Bologna (14) in questa stagione. Dall’altra parte solo il Parma (sette) ne conta meno del Cagliari (otto). Joao Pedro segna in media ogni 102 minuti contro il Bologna (cinque reti in 512 minuti), la sua miglior media contro una qualsiasi squadra di Serie A affrontata più di due volte nella competizione. I rossoblù sono la vittima preferita di Musa Barrow. L'attaccante del Bologna ha segnato tre reti in due sfide contro i sardi dal suo arrivo in Emilia-Romagna. Il Bologna è una delle quattro squadre imbattute i nel mese di febbraio, insieme a Inter, Atalanta e Torino. In questo mese solo i nerazzurri di Antonio Conte hanno subito meno reti (una) della formazione di Mihajlovic (due).

L’arbitro. Sono 12 i precedenti di Di Bello con il Cagliari. Solo una vittoria per i rossoblù (a Napoli la scorsa stagione), tre pareggi e ben sette sconfitte, l’ultima contro la Roma nel febbraio 2020, quando i giallorossi vinsero alla Sardegna Arena per 3-4. L’ultima volta che Di Bello ha arbitrato i Quattro Mori è stato il 24 gennaio scorso, sconfitta 1-0 a “Marassi” contro il Genoa.

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