L’Ossi punito con 27 gol «Fossano, che vergogna»
di Fabio Fresu
B di calcio a cinque. I sardi, in campo con i giovani, travolti dalla vicecapolista Il presidente Canu: «Nessun fairplay, hanno continuato a segnare a ripetizione»
29 aprile 2021
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SASSARI. Ventisette a zero. Se non è un record poco ci manca, non è usuale uscire dal campo con un passivo così pesante. Ma è quello che è successo alla San Bartolomeo Ossi, cenerentola del girone A della serie B di calcio a cinque, che domenica è stata punita al di là di ogni rispetto sportivo sul campo del Fossano, secondo in classifica e lanciato all’inseguimento del Lecco alla caccia della promozione diretta.
Ma neanche questo exploit è stato sufficiente. Il Lecco è promosso in A2, mentre Fossano si giocherà la promozione nei playoff. Ma come è stato possibile? La risposta è affidata a Salvatore Canu, presidente del sodalizio ossese. «Visto che ormai la stagione era segnata abbiamo deciso di far disputare le ultime giornate ai nostri giovani, elementi che vanno dal 2003 al 2004. L’obiettivo era far vivere loro un’esperienza importante anziché limitare il loro impegno ai campionati regionali under. Il Fossano è molto forte, già adesso farebbe bella figura in A2. Per fare un esempio, è come se la Juventus avesse giocato con il Latte Dolce. Ciò nonostante hanno continuato a segnare a ripetizione, e se devo dire la verità mi sono anche un po’ vergognato per loro. Ne abbiamo anche parlato a fine gara, ho fatto notare che così facendo hanno solo demotivato i nostri ragazzi. I dirigenti si sono giustificati parlando di classifica cannonieri e cose del genere. Sono scelte. Io posso solo dire che sono orgoglioso dei miei ragazzi, in questi ultimi turni di campionato si sono fatti le ossa affrontando realtà importanti, e questo potrà far loro solo del bene».
Di certo non è stata una stagione facile per la San Bartolomeo, che peraltro è costretta a disputare le sue gare interne al palasport di Osilo, visto che il campo di gara di Ossi non è omologato per i campionati nazionali. A questo vanno aggiunti i blocchi a causa di alcuni casi di positività al covid, situazione che ha anche fatto gettare la spugna a diversi atleti, che non essendo professionisti hanno preferito privilegiare le esigenze di lavoro. Ciò non ha impedito alla società di onorare la stagione fino all’ultimo minuto. «Quest’anno non dovrebbero esserci retrocessioni – spiega Canu – quindi noi ci prepariamo ad un’altra stagione di serie B, con un nuovo progetto basato sempre di più sulla valorizzazione dei giovani locali».
Ma neanche questo exploit è stato sufficiente. Il Lecco è promosso in A2, mentre Fossano si giocherà la promozione nei playoff. Ma come è stato possibile? La risposta è affidata a Salvatore Canu, presidente del sodalizio ossese. «Visto che ormai la stagione era segnata abbiamo deciso di far disputare le ultime giornate ai nostri giovani, elementi che vanno dal 2003 al 2004. L’obiettivo era far vivere loro un’esperienza importante anziché limitare il loro impegno ai campionati regionali under. Il Fossano è molto forte, già adesso farebbe bella figura in A2. Per fare un esempio, è come se la Juventus avesse giocato con il Latte Dolce. Ciò nonostante hanno continuato a segnare a ripetizione, e se devo dire la verità mi sono anche un po’ vergognato per loro. Ne abbiamo anche parlato a fine gara, ho fatto notare che così facendo hanno solo demotivato i nostri ragazzi. I dirigenti si sono giustificati parlando di classifica cannonieri e cose del genere. Sono scelte. Io posso solo dire che sono orgoglioso dei miei ragazzi, in questi ultimi turni di campionato si sono fatti le ossa affrontando realtà importanti, e questo potrà far loro solo del bene».
Di certo non è stata una stagione facile per la San Bartolomeo, che peraltro è costretta a disputare le sue gare interne al palasport di Osilo, visto che il campo di gara di Ossi non è omologato per i campionati nazionali. A questo vanno aggiunti i blocchi a causa di alcuni casi di positività al covid, situazione che ha anche fatto gettare la spugna a diversi atleti, che non essendo professionisti hanno preferito privilegiare le esigenze di lavoro. Ciò non ha impedito alla società di onorare la stagione fino all’ultimo minuto. «Quest’anno non dovrebbero esserci retrocessioni – spiega Canu – quindi noi ci prepariamo ad un’altra stagione di serie B, con un nuovo progetto basato sempre di più sulla valorizzazione dei giovani locali».