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Milano è solida e concreta la Dinamo ci si schianta contro

di Andrea Sini
Milano è solida e concreta la Dinamo ci si schianta contro

Netta sconfitta per i biancoblù al Forum di Assago dopo 40 minuti di sofferenza Avvio in salita, i sassaresi si riprendono e lottano ma la capolista è troppo superiore

01 novembre 2021
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INVIATO A MILANO. Troppa Milano per questa Dinamo, troppa intensità e troppa qualità per un gruppo che ci prova, cerca di lottare come può ma non è in grado di competere ad armi pari con la migliore squadre del campionato. Al Forum di Assago la Dinamo viene travolta per 79-50 dall’Olimpia di Ettore Messina, Gianmarco Pozzecco e Gigi Datome. Un -29 pesantissimo, con i break più pesanti maturati nei primi 5’ di gioco e negli ultimi 5’, ma che di fatto rispecchia la differenza attuale tra le due squadre. Per coach Demis Cavina, che può salvare se non altro l’atteggiamento generale dei suoi e il positivo rientro di Ousmane Diop, si apre definitivamente il problema dell’asse uno-cinque: il play Clemmons gioca un basket tutto suo, completamente slegato dalla squadra, e il centro titolare Mekowulu ha battuto l’ennesimo colpo a vuoto dopo i progressi di qualche settimana fa.

Motore in panne. Cavina propone un quintetto nuovo con Clemmons, Battle, Treier, Bendzius e Mekowulu. L’impatto con il parquet del Forum è preoccupante: Milano parte 6-0 senza colpo ferire e dopo meno di 3’ Treier è già fuori per far posto a Burnell; due triple di Bendzius tengono a galla la Dinamo ma la difesa non tiene e Milano sbaglia il primo tiro dopo 6 canestri di fila. Datome scalda la mano e la tripla di Grant vale il 18-6 appena prima di metà periodo.

Finalmente si gioca. Cavina chiede timeout e cambia le guardie, sinora non pervenute, trovando un po’ di difesa e un po’ di brio in attacco con Logan. Poi Burnell colpisce dall’angolo e una zingarata di Gentile riporta il Banco a -5, 18-13. Stavolta a chiedere minuto è Messina, poi Diop fa il suo esordio e alla prima sirena la Dinamo è sotto 22-15. L’area milanese resta impraticabile per i biancoblù, che vanno sistematicamente a schiantarsi contro un muro di maglie rosse, ma intanto il gioco sull’arco paga e le triple di Treier e Logan valgono il 26-21. Mekowulu batte un colpo, Burnell si fa finalmente spazio in area e a 5’ dal riposo il Banco è lì, 30-25.

Vorrei ma non posso. Il match resta comunque durissimo e l’Olimpia riprende a difendere: Datome prima piazza una tripla e poi recupera palla, Tarczewski decolla e in un attimo Milano torna a +12, 37-25. I sassaresi stringono i denti, Gentile viene abbattuto e si becca un fallo tecnico, Diop colpisce da lontano e a metà gara Milano è avanti 42-30. Si riparte con Logan e Diop in campo, si fa assai poco canestro da ambo le parti ma per non naufragare il Banco deve stringere i denti. L’attacco bianoblù arranca (2 punti in 5’), allora all’Olimpia basta un colpo di acceleratore per trovarsi a +18 (50-32 poco prima di metà periodo), grazie alle bombe di Grant e Ricci.

Dalla speranza al crollo. Dal punteggio non si direbbe ma il Banco è vivo, con la difesa che limita i danni di un attacco che manda sul ferro diversi buoni tiri. Il problema è che Clemmons, Battle e Mekowulu non portano nulla alla causa e così appena Daniels scalda la mano sono guai: 60-36 e per la Dinamo è buio pesto. L’ultimo periodo è complicatissimo, anche dal punto di vista mentale: sotto di oltre 20 punti, i sassaresi iniziano a commettere errori banali e si ritrovano a scivolare sempre più in basso: Mitoglu è immarcabile, Hall colpisce da oltre l’arco e il Banco si ritrova sotto di 27, 68-41, a poco più di 5’ da fine gara. L’Olimpia, alla terza gara in 6 giorni, allenta un po’ la pressione ma non regala comunque nulla, mentre Diop e Bendzius prendono un po’ in mano la situazione.

Il Banco ricuce sino al 71-50, mentre Milano tira giù tonnellate di rimbalzi ma sbaglia anche tanti tiri aperti. Ne sbaglia di più la Dinamo, però, che nel finale spreca l’impossibile anche da sotto e alla sirena è si ritrova sotto di 29, 79-50.



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