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«Per la Dinamo un test molto complicato»

di Andrea Sini
«Per la Dinamo un test molto complicato»

L’assistente Baioni presenta la sfida di domani a Brescia: «Loro sono in gas, ma anche noi stiamo girando molto meglio»

22 gennaio 2022
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SASSARI. Una telecamera fissa piazzata a bordo campo, gli occhi fissi sullo schermo e la speranza riposta nell’ultimo tampone. La settimana di Piero Bucchi si è trascinata così, con il coach ancora positivo al Covid che ha seguito da casa gli allenamenti della sua Dinamo e che soltanto oggi saprà se potrà partire con la squadra per la trasferta di Brescia.

«Piero è stato fuori fisicamente per ovvi motivi ma ha seguito il lavoro di questa settimana – ha detto il primo assistente Giacomo Baioni, che invece ha diretto le operazioni sul parquet insieme a Gerry Gerosa e Matteo Boccolini –, abbiamo seguito le sue indicazioni e i suggerimenti. La squadra lo sente vicino perché ha un feeling col gruppo importante, altrimenti non avremmo vinto quattro delle ultime cinque partite».

Il compito di presentare la sfida di domani sera contro la Germani Brescia è toccato proprio a Baioni, che torna al PalaLeonessa nelle vesti di ex. «È un ambiente dove sono stato benissimo, si tratta di una realtà dove società e pubblico sono un valore aggiunto: è una piazza che fa sentire tanto affetto intorno alla squadra».

Ora però spazio all’attualità, con il confronto in progamma alle 20,45. «Ci aspetta una partita molto impegnativa – sottolinea Baioni – contro una squadra efficiente e performante, dal 5 dicembre hanno perso solo una partita con l’Olimpia, a Milano oltretutto, e onestamente in casa sono stati sempre dominanti. Brescia è una squadra che può contare su un roster lungo, dove tutti gli effettivi hanno una responsabilità e un ruolo definito, la squadra è in fiducia: tecnicamente ha le idee chiare, sa dove vuole andare e ha uno stile di gioco definito. Complimenti a loro per quello che stanno facendo, sono una delle migliori realtà di questo campionato. Sono una squadra molto rapida, aggressiva che corre molto bene il campo e in attacco condivide la palla».

La Dinamo ultimamente sembra avere risolto parecchi problemi: «Da parte nostra ci arriviamo dopo una bella vittoria, dopo la conquista delle Final Eight: per questa società è sempre un punto di riferimento – spiega il tecnico pesarese – visto il grande record che contraddistingue la storia della Dinamo in relazione alle F8. Si possono vincere tanti titoli ma essere presenti per dieci anni alla competizione per certi versi vale più di un trofeo, perché testimonia la bontà del lavoro fatto. Ci prepariamo alla sfida con Brescia con l’idea e la voglia di fare la migliore partita possibile sapendo che è stata una settimana di lavoro discretamente buona: i giocatori sembrano essere pronti per questa sfida che richiede molta attenzione e una chiara interpretazione».

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