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Il Derthona dei miracoli riporta la Dinamo sulla terra

di Andrea Sini
Il Derthona dei miracoli riporta la Dinamo sulla terra

La matricola piemontese, finalista della Coppa Italia, passa con pieno merito al palazzetto I sassaresi perdono la sfida per il quarto posto dopo le due vittorie di Trento e Trieste

14 marzo 2022
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SASSARI. Più Derthona che Dinamo, per quasi tutti i 40 minuti e soprattutto quando conta: nel finale. La Dinamo fallisce l’appuntamento con la terza vittoria consecutiva e dà via libera alla sorprendente Bertram di coach Ramondino, che passa con pieno merito al Palaserradimigni per 83-87 e dà un doppio dispiacere ai sassaresi: la squadra di Bucchi, quasi mai sciolta e continua nell’arco del match, perde l’occasione di cementare il quarto posto in classifica e soprattutto incassa uno 0-2 negli scontri diretti del quale solo a fine regular season si scoprirà il peso.

C’è Miro. Nel giorno del grande ritorno di Miro Bilan, con Mekowulu lasciato in tribuna, la Dinamo gioca una gara non del tutto convincente, al cospetto di una Tortona che si impone in maniera quasi eroica: priva di Daum, con Cannon a quota 4 falli dal 14’ (il quinto arriverà nel terzo quarto) e Macura espulso al 26’, la squadra finalista dell’ultima Coppa Italia resta avanti per quasi tutta la gara, tocca il +12 al 18’ e il +14 al 21’, si fa riprendere e sorpassare (79-75 a 5’ dalla fine) ma nello sprint conclusivo non sbaglia quasi nulla.

Brutti presagi. Bilan c’è, come detto, ma parte dalla panchina: in quintetto Diop, insieme ai soliti Robinson, Kruslin, Burnell e Bendzius. La Dinamo parte con due palle perse che non sono affatto un buon presagio. Il motore biancoblù stenta a partire mentre il Derthona, a sua volta non perfetto, prende comunque giri e fiducia. Wright e Sanders firmano il 10-15. Bucchi manda dentro Bilan, Bendzius fa tre volte canestro dallo stesso angolo, ma i bianconeri fanno quanto basta per chiudere il periodo avanti 19-23.

Si riparte con Logan, Gentile, Devecchi, Bendzius e Bilan, e con Filloy che trova subito la bomba del 21-28. I “nonni terribili” rimettono il Banco in partita (28-30), Tortona dopo neppure 14’ ha già Cannon fuori con 4 falli ma tiene in mano la gara. Severini fa gli straordinari su Bilan, mentre Bucchi ha forse troppa fretta di togliere Treier per rimettere Bendzius: il risultato è che Sanders ha molto più spazio e con due triple aperte consecutive ricaccia il Banco dal 34-35 al 34-42. Non è tutto: anche Wright è caldo e con due bombe scava un divario di 12 punti, 37-49. E fortuna che prima del riposo Gentile ci mette una doppia pezza, con un 42-49 che tutto sommato è un affare.

Il crollo e la risalita. Al rientro in campo il Banco non si è liberato delle ganasce: l’attacco è piantato e dall’altra parte la Bertram ha le idee sufficientemente chiare per volare a +14 con Macura, (bomba del 42-56 dopo 2’25”). Dopo il timeout di Bucchi c’è Diop al posto di Bilan, c’è la Dinamo a zona e c’è Macura che sbaglia la bomba del +17. Il Banco si scuote, alza il ritmo e trova anche un aiuto da Macura: l’americano si fa fischiare un fallo tecnico, che sommato all’antisportivo del primo tempo gli costa l’espulsione. Siamo a 5’35” dalla terza sirena e la Dinamo risale a -6, 50-56. Tortona stringe i denti con Severini e Filloy (56-65) ma perde definitivamente Cannon, il Banco si rimette a uomo e con Gentile trova brio e punti per riavvicinarsi (65-69).

L’illusione e il ko. Nell’ultimo periodo via ai fuochi d’artificio: in 2’26” arrivano 6 bombe, due sono di Sanders, una è di Logan e tre sono di uno scatenato Bendzius, che sigla il sorpasso sul 77-75 a 6’34” da fine gara. Il palazzetto esplode, Ramondino chiede timeout e la Dinamo trova il +4 (79-75), ma non è affatto finita. Gentile manda sul ferro due bombe, Severini, Wright e Cain rimettono la freccia per Tortona (81-83 a 2’21”). Bendzius firma la parità dalla lunetta, poi è Cain a fare 83-85 a 35” e sull’attacco successivo Robinson butta via la palla. A 17” Sanders fa 83-87 dalla lunetta, Tortona esulta, la Dinamo mastica amaro.

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