Cagliari sull’altalena: difesa e attacco incerti, ma si può solo crescere
Niente drammi però Ferrara deve far riflettere
Cagliari La sconfitta di Ferrara non deve certo sorprendere. Il Cagliari di questo avvio di stagione è stato sempre sul filo del rasoio: vittorie in rimonta contro Perugia in Coppa e contro il Cittadella in campionato, pari in extremis a Como, zero punti in casa Spal dopo aver sprecato fin troppo. Va detto intanto che non si può pensare che il campionato di serie B si possa dominare sin dall’avvio, non ci riuscì manco la super Juventus nel 2006/07, nè che si debba già parlare di una squadra in crisi perché ha raccolto 4 punti in tre partite invece di volare al comando della classifica. Ferrara però non ha fatto che sottolineare ulteriormente quali sono i problemi del Cagliari, nodi che Fabio Liverani dovrà cercare di sciogliere nelle prossime settimane. Anzitutto la difesa incerta e la scarsa capacità offensiva. Difesa incerta . Sembra di essere rimasti a un anno fa, quando il Cagliari in serie A prendeva regolarmente gol in tutte le partite. In questo campionato il trend non è cambiato: un gol a Como, uno con il Cittadella e uno a Ferrara. E in tutte le partite giocate sino a questo momento sono saltate fuori diverse incertezze. Ovvio che non dipende tutto dalla linea a 4, con giocatori come Goldaniga e Altare finiti subito sulla graticola. Chiaro che ci sono anche problemi da risolvere nel filtro di centrocampo, e che occore anche evitare di farsi infilare dai lanci in profondità che sono costati la rete contro il Cittadella, mentre contro Como e Spal i gol avversari su identica situazione non sono arrivati solo per imprecisione degli attaccanti avversari. Attacco sterile. A Ferrara è emerso anche il problema dell’attacco coperto dalla vittoria maturata negli ultimi minuti con il Cittadella e, precedentemente, dall’invenzione di Pereiro a Como. Liverani a fine gara ha sottolineato che il Cagliari ha avuto le sue occasioni, e questo è vero. Ma alla fine il risultato è che le reti segnate sono state 0. Da dire anche che, sinora, non ha convinto Gianluca Lapadula, anche se probabilmente deve crescere di condizione. Di sicuro l’errore dal dischetto pesa molto nel giudizio di queste prime tre partite del puntero italo-peruviano. Tutto da rivedere ancora insomma, sperando che la crescita dell’amalgama e l’arrivo dei rinforzi Barreca e Falco possa contribuire al decollo definitivo nel rendimento. I pregi. Parlare di pregi dopo una sconfitta sembrerebbe provocatorio. Anche perché l’espulsione di Di Pardo ha certamente condizionato gran parte della prova rossoblù. Non si può già mettere in croce tecnico e società dopo 3 giornate. La rosa sembra adeguata per il lungo e difficile campionato di serie B. Serve certamente trovare forma e l’intesa fra i reparti, in una squadra completamente rivoluzionata. I nomi che il Cagliari schiera sono una garanzia, tocca ora all’allenatore cercare di chiudere il cerchio.