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Torres e Olbia: a voi in uno stadio sold-out

di Roberto Muretto
Marino e Udassi, presidenti di Olbia e Torres
Marino e Udassi, presidenti di Olbia e Torres

I rossoblù vogliono riscattare il ko di Coppa Italia, i bianchi per il bis

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Sassari I tifosi della Torres stanno scoprendo emozioni che avevano dimenticato. Il derby con l’Olbia è una di quelle partite da evidenziare in rosso sul calendario. Non si può mancare, bisogna esserci per forza. Non è un caso se da venerdì sera i biglietti sono finiti. Stadio sold out. Forse qualche piccolo vuoto ci sarà, ma nella parte destinata al settore ospiti (500 posti). Da Olbia, almeno fino a ieri pomeriggio, erano annunciate non più di 200 persone. Numero che naturalmente potrebbe crescere oggi. Se la capienza del Vanni Sanna fosse stata superiore (attualmente è di 4.700 posti) sarebbero stati venduti almeno altri mille tagliandi. Sono arrivate tantissime richieste alla società, che a malincuore ha dovuto dire a molti tifosi di non avere più disponibilità.

Fiducia Dopo che nella sfida di Coppa Italia, giocata a Olbia poco più di due settimane fa, tutto è filato liscio, non ci sono state restrizioni particolari ma è chiaro che il servizio d’ordine vigilerà attentamente. Dire che tra le tifoserie c’è rivalità è come scoprire l’acqua calda. Non c’è mai stato feeling. Ma se tutto resta nei limiti (sfottò, cori più o meno decenti...) va bene. Dopo la sfida di Coppa Italia, le due tifoserie hanno un’altra possibilità per dimostrare maturità e cultura sportiva, che non sempre trova casa negli stadi.

Momento Le due squadre arrivano al derby con uno stato d’animo diverso. La Torres ha iniziato il campionato con due sconfitte di fila, poi ha messo insieme sette risultati positivi di fila, che gli hanno consentito di depositare in cassaforte undici punti. L’Olbia è in difficoltà. Il suo bottino è di soli sei punti che valgono il penultimo posto in classifica. L’ultima sconfitta, quella subita mercoledì in casa con l’Ancona, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La società ha ordinato il silenzio stampa che forse verrà interrotto oggi. Ma dipenderà dal risultato. I sassaresi sono circondati da un alone di entusiasmo, figlio del ritorno in serie C dopo anni di anonimato nelle categorie dilettanti. Entusiasmo che ha portato i calciofili a ripopolare lo stadio. In Gallura, la serie C è un dato di fatto da anni. I tifosi, però, hano sempre risposto a singhiozzi. Più spazi vuoti che occupati al “Nespoli”. I risultati attuali non aiutano, ma va ricordato che lo scorso campionato i bianchi hanno disputato i playoff, uscendo al secondo turno. Neanche questo risultato è servito a dare la carica alla tifoseria.

La partita La prima parte della stagione ha detto sostanzialmente due cose: la Torres si trova più a suo agio se può giocaredi rimessa, anche se ultimamente qualche piccolo progresso nella costruzione del gioco è stato fatto. L’Olbia dà la sensazione di essere caratterialmente fragile, disattenta nella fase di non possesso e fa fatica a fare gol. Oggi, però, sarebbe sciocco negarlo, non è una partita come tutte le altre. Vero, vale sempre tre punti, ma la spinta che può dare vincere un derby è paragonabile a una scossa di adrenalina. Vincerà chi non solo farà meno errori, ma soprattutto chi avrà più lucidità e non si farà prendere dalla foga.

I rossoblù La Torres ritrova Ferrante. Ma non è detto che il difensore giochi dall’inizio avendo appena recuperato da un infortunio. Se non è al top, sarà confermato il giovane Lombardo. In attacco sembra scontata la coppia Ruocco-Scappini, mentre ci potrebbero essere delle novità a centrocampo. Lora ad Alessandria ha sbagliato molto, ma è difficile pensare che venga lasciato fuori dai titolari. Chi a fianco a lui? Forse Gianola, magari con Masala a sinistra e Liviero spostato sulla fascia destra. Mister Greco non si è lasciato scappare una parola sulla formazione, ma non è una novità.

I bianchi Mister Occhiuzzi conta gli infortunati. Il tecnico dell’Olbia non è uno che si piange addosso. Sa che i derby sono gare speciali e in settimana ha lavorato più sulla testa dei giocatori che sulla tattica. Dovrebbe giocare, o comunque iniziare la partita, col modulo 4-3-1-2. Ragatzu avrà libertà di movimento tra le linee alle spalle delle punte che dovrebbero essere Boganini e Contini. A centrocampo gli esterni saranno Occhioni e il sassarese Roberto Biancu, tra di loro La Rosa, giocatore esperto è molto legato alla maglia. Emersone Renault i centrali difensivi, a completare la quaterna, Gabriele e Travaglini. Una squadra tutt’altro che difensiva che proverà a fare il bis dopo la vittoria in Coppa Italia.




 

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