La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Cagliari
Calcio serie B

Liverani blindato ma ora è necessario cambiare passo

di Enrico Gaviano
Liverani blindato ma ora è necessario cambiare passo

Anche nella partita contro il Pisa sono emerse tante incertezze

3 MINUTI DI LETTURA





Cagliari La società si è affrettata sabato sera a precisare che Liverani non corre rischi. Il fatto è che dopo l’ennesima prova in cui anche l’allenatore del Cagliari ci ha messo del suo, era necessario sottolineare che il tecnico, per ora, gode della fiducia incondizionata della società. Ma dopo 13 giornate e i soli 17 punti, questa squadra solleva molte perplessità mentre le note liete sono davvero poche. Ora serve davvero un cambio di passo.

Le formazioni di Liverani. In 13 turni, appunto, il tecnico non ha mai messo in campo la stessa formazione. Sì, ci sono stati infortuni, squalifiche, cali di forma, smalto da recuperare. Ma in tante occasioni è stato il tecnico a cambiare le carte in tavola tanto che azzeccare l’undici iniziale per i giornalisti è diventato difficile quasi quanto fare sei al Superenalotto. Come è accaduto sabato scorso contro il Pisa, quando nel primo tempo la squadra è scesa in campo con un 4-3-2-1 che spesso diventava un 4-5-1, con Lapadula solo davanti e poco dietro lo spento Pereiro e il povero Rog che punta e neanche mezza punta è, tanto che è andato incontro a una prestazione al di sotto della sufficienza. Nella ripresa, infatti, con l’inserimento di Mancosu e Luvumbo a sostegno dell’attaccante italo-peruviano le cose sono andate meglio. Il Cagliari dopo essere passato in svantaggio a causa di un errore assurdo commesso da Altare (prima dei due cambi) è riuscito a pareggiare proprio sull’asse Luvumbo-Lapadula, e poi ha anche imbastito un forcing arruffone ma che avrebbe potuto portare alla vittoria se la conclusione a botta sicura di Viola non fosse stata disinnescata da un intervento prodigioso del portiere nerazzurro.

Note stonate. L’orchestra rossoblù certamente non ha trovato ancora gli accordi giusti per suonare in maniera pulita e strappare l’applauso del pubblico dell’Unipol Domus. A deludere, sinora, sono stati proprio i giocatori più pagati lasciati in eredità dalla fallimentare scorsa stagione. Rog e Nandez certamente. Per non parlare di Pereiro che, dopo l’acuto della prima giornata in cui ha evitato l’esordio con sconfitta choc in riva al lago di Como, ha steccato sempre ogni volta che è stato richiamato in campo, sia da titolare che a partita iniziata. L’altra nota dolente è sicuramente la difesa. Ricambi pochi, una mancanza resa ancora più evidente dall’infortunio di Goldaniga, e una preoccupante involuzione anche di Altare, che nella scorsa stagione aveva conquistato con autorità il posto di titolare. Al mercato invernale, di sicuro, questo è uno dei settori dove sarà necessario intervenire con un investimento significativo se l’intenzione di Giulini è quella di riportare subito la squadra in serie A.

Le cose positive. Intanto, in cima alle note liete di questo zoppicante avvio di stagione, va sicuramente messo Gianluca Lapadula. Il bomber giramondo è stato preso proprio per dare un apporto concreto nelle realizzazioni, e sotto questo profilo non ha deluso le attese. Quattro gol in campionato, di cui tre consecutivi, oltre a quello in Coppa Italia contro il Perugia. Bene anche il giovane terzino destro Di Pardo, arrivato in prestito dalla Juve, che sta crescendo partita dopo partita. Piccoli segnali che, ci si augura, possano aumentare in breve tempo. Altrimenti la prospettiva di un campionato anonimo è dietro l’angolo.

Primo piano
Le parole

Morte di Gaia Costa a Porto Cervo, il ricordo dell’insegnante: «Eri gentile e orgogliosa, per sempre parte di me»

di Mirko Muzzu
Le nostre iniziative