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Il sassarese Roberto si fa in due per il basket: «Gioco in piedi e in carrozzina»

di Antonello Palmas
Il sassarese Roberto si fa in due per il basket: «Gioco in piedi e in carrozzina»

L’U15 Bazzoni in campo anche con la Lab di serie B

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Sassari Sa che non potrà mai giocare in Serie A, perché in Italia il regolamento del basket in carrozzina non ammette l’utilizzo di “normodotati”, ovvero di atleti senza alcuna disabilità. Ma a Roberto non importa: nonostante giochi nell’under 15 della Dinamo Academy guidata da Daniele Vidili, si è messo anche a disposizione della seconda formazione della Dinamo Lab, una squadra di giovanissimi che partecipa alla Serie B, in una disciplina che a livello giovanile ancora fatica a trovare facilmente il numero legale. Così per Roberto Bazzoni, 15enne sassarese, il basket è diventato un impegno a tutto tondo, e su due fronti. Senza preclusioni di alcun tipo, un po’ quello che è successo in Grecia a Nikos Pappas, che nel Panathinaikos giocare in campionato ed Eurolega, ma anche in carrozzina, occupando uno dei due slot consentiti a non disabili (laggiù è possibile).

«No, non avevo notizie di questa storia» ammette Roberto, che pure è un conoscitore maniacale del basket estero, ma in particolare dell’Nba, arrivando addirittura a sapere tutto sulle scarpe da gioco indossate da ciascuno dei giocatori delle Divisioni Usa. «Già a 6 anni mi divertivo a seguire le partite di basket, anche di quello in carrozzina – racconta il baby biancoblù, che in famiglia ha sempre respirato passione per la palla a spicchi – in particolare ero fan di Claudio Spanu. Così quando hanno deciso di creare anche una squadra giovanile ho voluto farne parte». Ad allenarlo, ironia della sorte, è proprio Spanu, capitano della Lab di serie A. Le sue serate si dividono trastudio (primo anno allo Scientifico Spano) e gli allenamenti con entrambe le squadre: «In pratica sono in palestra tutti i giorni, ma non mi crea problemi, riesco a conciliare bene scuola e doppio impegno nella Dinamo». Dei Giganti gli piace il talento di Jamal Jones, che può ammirare da vicino quando in occasione delle gare interne (come se non bastasse...) si offre per asciugare il parquet.

Giocare in carrozzina per un normodotato per vari motivi è molto più difficile e faticoso, ma si è adattato molto bene. E grazie anche a lui la Lab2 si è già presa diverse soddisfazioni, battendo anche la capolista del girone: «Non dico quest’anno, ma nel prossimo pensiamo di poter puntare ai playoff – dice Bazzoni – E anche con il “basket in piedi” credo che potremo raggiungere presto buoni risultati».
 

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