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Dinamo-Reyer, ancora una volta

di Antonello Palmas
Dinamo-Reyer, ancora una volta

Bucchi: «Contro Milano giocato a ritmi playoff, ai quarti con fiducia». «Il fattore campo a sfavore non ci preoccupa, conta relativamente»

09 maggio 2023
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Milano Nessuno avrebbe firmato per questo abbinamento nei quarti, ma c’è evidentemente un destino beffardo che lega Dinamo e Venezia nei playoff. Alla fine è andata come si temeva, con gli orogranata che hanno stravinto con la già salva Treviso trascinati dall’ex Marco Spissu (16 punti, 4/7 da tre) e Sassari che è andata vicina a strappare il copione dell’ultimo turno di regular season, con il risultato in casa di Milano in ballo sino al 37’ e una sconfitta che ha addirittura scontentato i protagonisti, che ci credevano davvero. Peccato, perché con una gran prestazione di squadra più che dei singoli (qualcuno non ha reso al meglio) i Giganti erano riusciti a lungo a incartare la macchina da guerra milanese. E un successo li avrebbe portati al terzo posto e quindi alla sfida con Trento, battuto due volte in stagione.

Piero Bucchi però non appare preoccupato, anzi ha una fiducia cieca nei suoi: «Sappiamo che non sarà semplice, ma allo stesso tempo abbiamo delle certezze costruite durante la stagione, per cui sarà un playoff duro e affascinante al tempo stesso». Un mezzo canestro ha deciso che a pari punti Sassari è quinta e la Reyer quarta: «Non ci spaventa il fatto di giocare in casa o fuori, tanto questo genere di partite sono sempre strane, il fattore campo conta ma sino a un certo punto, a volte è addirittura più facile giocare fuori perché puoi sfruttare degli stimoli diversi – afferma Bucchi – sarà combattuto, anche loro sono in condizione e hanno fatto un percorso in crescita nella fase finale di regular season. La gara con l’Olimpia ci ha aiutato molto a entrare nel giusto ritmo, credo che abbiamo giocato “da playoff”, a livello di intensità e di ritmo».

Milano o Bologna, una di loro tricolore o può esserci una sorpresa? «Il gap con le altre è un fattore, hanno roster di altissima qualità e panchine lunghissime, inevitabile che partano in vantaggio. Anche Venezia ha una panchina profondissima, ma ho fiducia nei miei –afferma il coach – e sono convinto che andremo a fare le nostre partite. Siamo sufficientemente esperti, anche lo scorso anno a sfavore di campo vincemmo con Brescia, arrivando in semifinale, la maggior parte di quei ragazzi sono ancora in maglia Dinamo».

Proprio la compattezza e l’identità evidenziata con Milano sono elementi che possono far sperare? «La squadra è navigata, si conosce bene, l’importante per me era arrivare ai playoff in buona condizione. L’avevamo un po’ smarrita a causa di qualche infortunio che non ci aveva messo in condizioni di allenarci al meglio, ma siamo riusciti a fare queste ultime due settimane a un discreto ritmo, abbiamo recuperato tutti e possiamo lavorare ancora da qui a sabato». La Dinamo arriverà pronta e non ci sarà nulla di scontato.
 

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