Max Canzi è in pole position per la panchina della Torres
Il tecnico (ex Olbia e Primavera del Cagliari) sta giocando i playoff col Pontedera. La società non ha ancora deciso ma l’addio di Greco sembra sempre più probabile
Sassari C'è un dato di fatto da cui partire per parlare del futuro della Torres. Quest'anno non ci sono incertezze su quale campionato disputeranno i rossoblù. La scorsa stagione il ripescaggio è stata una spada di Damocle che ha finito col condizionare il lavoro della società. Soprattutto la costruzione della squadra. La campagna acquisti è stata fatta quando ormai i pezzi migliori del mercato avevano trovato una sistemazione e alcuni giocatori contattati hanno scelto altre destinazioni perchè si sono presi il sicuro. Adesso c'è tutto il tempo per riflettere. L'obiettivo è fare meglio del campionato appena concluso. La salvezza evitando i playout era il traguardo da centrare. Normale pensare che si debba alzare l'asticella, lo step successivo diventa correre per un posto nei playoff. Il sogno nel cassetto resta la serie B. Naturalmente senza correre troppo con la fantasia. La fretta, come dice un antico detto: è cattiva consigliera.
Allenatore Il futuro di Alfonso Greco non è stato ancora scritto. La dirigenza fa le sue valutazioni e si guarda attorno. La conferma del mister romano è tutt'altro che sicura. Il nome che circola con insistenza per la sua sostituzione è quello di Massimiliano Canzi, attualmente impegnato con il Pontedera nei playoff. L'ex mister dell'Olbia e della Primavera del Cagliari, ha conquistato la credibilità di cui gode sul campo. Ha lanciato tanti giovani, ha dimostrato proprio col Pontedera di come si può tirare fuori dai guai una squadra con l'acqua alla gola. Per ora non ci sarebbero stati contatti tra lui e la Torres, soprattutto perchè sarebbe fuori luogo contattare un mister ancora al lavoro per un altro club. Ma Canzi avrebbe fatto intendere che ad una eventuale chiamata della Torres, con un progetto ben definito e ambizioso, non resterebbe indifferente. La Sardegna gli è entrata nel cuore.
Chi resta Diakite, Scotto e Ruocco non si toglieranno la maglia rossoblù. La conferma dei tre attaccanti sembra scontata. Il capitano (Scotto) potrà dare un contributo a tempo pieno e non solo nella parte finale della stagione come successo nel torneo appena finito. Sanat, invece, ripresosi dal grave infortunio che lo ha tolto di mezzo per sei mesi, avrà un’altra chance. Anche Urso è un giocatore che potrebbe proseguire la sua avventura a Sassari, così come Lora. Entrambi si sono calati nella realtà, dimostrando attaccamento alla maglia. Stesso discorso per i difensori Antonelli e Dametto. Probabile che la società chieda al Sud Tirol di rinnovare il prestito di Heinz, non ancora ventenne ma ragazzo di grande prospettiva. I due portieri, Salvato e Garau (giocherà ancora un anno) non si muovono. Il primo è in una fase di crescita, deve maturare sul piano della personalità, cancellare alcuni difetti che lo portano a commettere ingenuità. Su di lui garantiosce Tore Pinna.
Chi va Scappini è in forse. La valutazione è in corso. Addio sicuro per Gianola, Lombardo, Bonavolontà, Omoregbe, Campagna, Carminati e forse Tesio. Per Liviero il discorso è aperto. Il giocatore è sotto contratto ma sarebbe negare l'evidenza non dire che ha deluso le aspettative. La sua parte finale della stagione è da dimenticare. Quel tipo di giocatore alla Torres non serve proprio, perchè rischia di diventare un problema. Liviero ha qualità ma prestazioni e comportamenti (vedi le quattro giornate di squalifica prese per un comportamento infantile) fanno pendere l'ago della bilancia sulla parola addio. Su Lisai e Masala c’è un punto di domanda. Ma ha più possibilità di restare il secondo rispetto al primo.
Rientro Per ora è solo un'ipotesi: Daniele Bianchi potrebbe tornare alla Torres. L'ex centrocampista sarebbe l'indiziato numero uno per coprire la carica di direttore generale del club, affiancando il presidente Stefano Udassi. Un'idea che frulla nella testa della dirigenza. Considerato che Bianchi è un collaboratore del gruppo Abinsula, ha dimostrato nel nuovo lavoro intrapreso di avere ottime capacità manageriali, l'ipotesi non poi così campata in aria. Sarebbe un altro tassello importante, un altro “figlio” della Torres con i colori rossoblù nel cuore, pronto a tuffarsi in un ambiente che conosce benissimo, così come il mondo del calcio per aver giocato a buon livello per tanti anni. Nei prossimi giorni il quadro sarà più chiaro e le carte verranno scoperte.