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Parla il ds dei sassaresi

«Questa Raimond è da scudetto ma servirà l’aiuto dei nostri tifosi»

di Mario Carta

	Hatem Hamouda, autore del gol che ha regalato alla Raimond il successo a Bressanone e il passaggio alla finale scudetto
Hatem Hamouda, autore del gol che ha regalato alla Raimond il successo a Bressanone e il passaggio alla finale scudetto

Domani al PalaSantoru gara1 col Fasano: i sassaresi vogliono entrare nella storia della pallamano

12 maggio 2023
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Sassari Una notte insonne dopo l’impresa. Non per una festa folle, che pure avrebbe avuto un suo esaltante ed esultante perché, ma per tornare il prima possibile alla base e preparare al meglio la prima finale scudetto della sua giovane storia. La Raimond Sassari di pallamano dopo il blitz di mercoledì a Bressanone che è valso il 2-1 nella serie di semifinale (persa gara1 in casa, poi due blitz esterni), è andata a cena sorridente e leggera e poco dopo mezzanotte è partita alla volta di Bergamo, dove con il primo volo ha anticipato l’alba per raggiungere Sassari.

Ieri riposo, oggi tutti in campo per preparare gara1 della finale contro il Fasano, a pari punti con i rossoblù al termine della stagione regolare ma al terzo posto per via della differenza reti favorevole. Questo vuol dire che gara1 si giocherà domani al PalaSantoru di Sassari (ore 18.30, ancora una volta la società annuncia l’ingresso libero) e poi la serie si trasferirà in Puglia dove il Fasano in una palestra da 300 spettatori che in queste occasioni diventano 500 roventi ospiterà giovedì gara2 e sabato l’eventuale gara3.

La serie di finale, oltre che in streaming su Eleven, verrà trasmessa anche su Skysport. In casa Raimond c’è prima di tutto serenità. Quella che nasce dalla consapevolezza di potersela giocare e di potercela fare. Nella stagione regolare con la Junior una vittoria per parte, adesso...

«Adesso quello che più mi ha colpito – spiega il diesse della Raimond, Andrea Giordo –, è la serenità con la quale abbiamo affrontato il doppio confronto esterno con il Brixen. Non sembrava che dovessimo giocare una semifinale scudetto ma un torneo ricreativo, nessuna tensione ma insieme tanta convinzione».

Anche nel momento più difficile. Dopo appena 3 minuti di gioco, quando una spinta del miglior uomo di Sassari, il pivot Halilkovic, è stata letta dagli arbitri come una manata in faccia all’avversario. Espulsione, ed espulso per proteste anche Zupo, sanguigno tecnico dei rossoblù. «Sono andato in panchina io ma senza alcuna pretesa tattica – prosegue Giordo –, ho solo gestito i timeout e al resto hanno pensato i ragazzi, sempre più uniti e guidati in primo luogo da Brzic, ancora una volta allenatore in campo».

Ed è stata una grande prova corale, con Sassari che ha risposto con la testa e la velocità alla superiore forza fisica del Bressanone. Stringendo i denti, con costanza e lucidità. Il pivot che ha sostituito l’espulso Halilkovic rientrava dopo un infortunio di 4 mesi e aveva nelle gambe una decina di minuti, invece ne ha prodotti cinquanta di altissima qualità. E dopo essere stata sotto, dopo aver continuato a crederci, essere rientrata e avere impattato, la Raimond nell’ultimo minuto l’ha spuntata con il glaciale Hamouda. Adesso gara1, e sarebbe meglio vincerla: «Certo – conclude il diesse sassarese –, è banale dirlo ma andare in Puglia sull’1-0 sarebbe tanta roba, la pressione peserebbe su di loro. Noi contiamo su un grande tifo, avere il palazzetto pieno e caldo sarebbe fondamentale». Sarebbe un primo, decisivo passo verso un altro scudetto sassarese.

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