Torres continua a stupire
I rossoblù oggi (ore 14) sul campo della capolista Cesena. Alfonso Greco è sereno: «Il risultato è la conseguenza della prestazione»
Sassari L'orgoglio di una squadra. Di una città. Contro i milioni di euro che il Cesena ha speso per costruire una corazzata e puntare alla Serie B. La Torres, spensierata o no, al "Manuzzi" proverà a stupire ancora. Proverà a farlo senza cambiare di una virgola lo spirito che le ha consentito di respirare l'aria fresca dell'alta classifica. Umiltà, spirito di sacrificio, aiutarsi a vicenda in campo, gli ingredienti che hanno consentito ai rossoblù di fare una marcia quasi trionfale. Non avrebbe senso cambiare atteggiamento nel match che mette di fronte la regina del torneo a chi quello scettro sogna di prenderselo. Se vince il Cesena è tutto nella norma ma se la Torres fa il colpaccio, allora la prospettiva potrebbe cambiare. Sarebbe una botta di autostima pazzesca per i sassaresi.
Entusiasmo Erano forse più di 300 i tifosi che ieri in tarda mattinata hanno saluto i rossoblù in partenza per la Romagna. Cori di incoraggiamento, qualche fumogeno, applausi e tanta fiducia in un gruppo che sta facendo sognare Sassari. E oggi saranno tantissimi sulle tribune. In molti partiti dalla città, altri che vivono, lavorano o studiano lontano dalla Sardegna che non si faranno sfuggire l'occasione di vedere dal vivo la squadra del cuore. Forse saranno un migliaio nello spazio dedicato agli ospiti e c'è da giurare che si faranno sentire.
Scelte Col recupero di Giorico (anche se il tecnico si riserva di fare la scelta stamane) e il rientro di Idda, la formazione della Torres sarà quella che ha battuto l'Arezzo senza Fabriani e Lora. Difficile che Greco decida di modificare un assetto tattico consolidato. Magari chiederà a Mastinu di partecipare di più alla fase di non possesso, considerato che è facile prevedere un Cesena votato all'attacco e i rossoblù che proveranno ad agire di rimessa per sfruttare la velocità dei propri attaccanti.
Serenità Alfonso Greco è uno che non si esalta e guarda in faccia la realtà. «Sappiamo di affrontare la squadra più forte, costruita per andare in B. Noi non ci snaturiamo, sarà fondamentale fare la prestazione, il risultato è una conseguenza. Loro sono bravi a ribaltare l'azione se gli vengono concessi spazi, dovremo non concedere queste di situazioni. L'incoraggiamento di tifosi, che ci sono stati vicini per tutta la settimana, è uno stimolo in più. Vogliamo renderli orogogliosi».
I romagnoli Mancherà solo Adamo, perchè Pieraccini ha recuperato dall'infortunio. Il tecnico Domenico Toscano fa di tutto per non ammettere che il suo Cesena è favorito. Ma è un tentativo inutile perchè lo sanno anche le pietre. «Non so come la Torres affronterà la partita dal punto di vista tattico - le sue parole alla vigilia - noi dobbiamo mantenere la nostra identità, abbiamo un Dna preciso e dobbiamo continuare ad andare a 200 all'ora. Loro più spensierati di noi? Speriamo, ma non credo che abbiano costruito una squadra per arrivare decimi». Vero, ma non per arrivare primi, perchè basterebbe solo andare a quantificare quando ha speso la Torres e quanto la dirigenza romagnola. Il resto sono solo parole. E nel calcio, questo si augura la Torres, non sempre vince chi è più ricco. Chissà...