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Torres meriti solo applausi

di Roberto Muretto
Torres meriti solo applausi

Finisce senza gol la gara di ritorno con il Benevento, che passa in semifinale. Paleari protagonista e nel recupero c’è un possibile rigore su Dametto

26 maggio 2024
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Sassari Grazie lo stesso Torres. Hai fatto vivere alla città grandi emozioni. Esci dai playoff a testa alta vittima di un episodio, delle parate di Paleari, ieri il migliore dei suoi e con la fortuna che ti ha voltato la faccia. I campani passano ma nell'arco delle due partite non hanno meritato di andare avanti. Restano molti dubbi nell'ultima azione quando un giocatore della Torres è stato strattonato in area ma l'arbitro ha prima quasi fatto cenno di guardare il dischetto, poi ha cambiato idea e ha lasciato giocare. Il Var? Cosa che ha scatenato le vibrate proteste dei rossoblù, proseguite anche alla fine della partita. Restano gli applausi che gli oltre seimila tifosi hanno tributato a una squadra che merita di essere elogiata per quanto ha fatto. Il Benevento ha speso almeno cinque volte il budget dei sassaresi, ma in campo questa differenza non si è mai vista. Nè all’andata e tantomeno al ritorno. Resta tanto rammarico ma la consapevolezza che si può ripartire su basi solide e una dirigenza che ha moltissime ambizioni.

Scelte Greco non cambia. Continua con Mastinu a centrocampo e Ruocco a galleggiare tra le linee. È una Torres a trazione anteriore, l'unica novità rispetto alla gara di Benevento è Diakite. Prende il posto di Fischnaller che risente di un problema muscolare e siede in panchina. L'obiettivo è quello di aggredire alto un avversario che si presenta con la stessa formazione dell'andata. Giocatori rapidi sulle corsie ma non altrettanto abili nella fase di non possesso. Auteri va sul sicuro consapevole di avere una panchina lunga.

Spron battuto Torres parte a razzo. Sono furie i giocatori rossoblù che in un amen creano tre occasioni e in una di queste è la traversa a dire di no al colpo di testa di Scotto, che però è in fuorigioco. I sassaresi hanno un grande carica agonistica, tengono strette le linee tra i reparti, aggrediscono alto, mettono subito in difficoltà una difesa statica che fa una faticaccia se presa in velocità. La squadra ospite sin dai primi minuti comincia a perdere tempo e si becca una salva di fischi. I campani non trovano sbocchi perchè la Torres raddoppia sempre in tutte le zone del campo, attacca gli spazi, sfrutta le corsie e ogni tanto trova varchi interessanti. È una partita intensa, giocata sul filo di lana. È la squadra sassarese che ha il pallino in mano e va ancora vicino al gol almeno in un paio di circostanze. Paleari sembra insuperabile.

Stesso clichè La Torres ha il pallino del gioco in mano ma con la differenza che il Benevento si difende meglio della prima parte della gara, copre gli spazi, riparte cercando di palleggiare. La “Strega” ogni tanto tenta qualche sortita in avanti. La Torres è troppo fallosa nei passaggi, anche quelli più facili e questo spegne sul nascere potenziali situazioni pericolose. Viene annullato un gol a Diakite ma c'è un fuorigioco di Idda, secondo l'arbitro. Decisione molto discutibile. C'è una mischia in area, l'arbitro ferma il gioco ed estrae il cartellino rosso per Zecca reo di aver colpito un avversario. La Torres resta in dieci. È generosa, ci prova, le forze sono ormai quasi finite. Viene espulso per proteste anche Bolsius. Il finale è una bolgia. Il Benevento perde tempo, la Torres va all'assalto ma non riesce a trovare quel gol che gli avrebbe spalancato le porte della semifinale. È un’eliminazione che brucia perchè i rossoblù hanno giocato alla pari dell’avversario e per lunghi tratti anche meglio. Restano dubbi soprattutto sulla strattonata finale a Dametto a cui viene strappata la maglia. Le immagini tv confermano che il fallo c’è ed è netto. Ma non per l’arbitro che dopo la prova di ieri, forse non sarà promosso alla Can superiore.

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