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Pasticcio ai campionati italiani, le campionesse sarde vengono lasciate fuori

Paolo Camedda
Pasticcio ai campionati italiani, le campionesse sarde vengono lasciate fuori

A Rimini polemiche per un direttore di gara che ha anticipato l’orario della gara escludendo due ballerine isolane

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Oristano Una variazione di orario imprevista – e contestata – e la trasferta dalla Sardegna all’Adriatico per i campionati italiani di danza sportiva diventa inutile. Grande delusione per le campionesse sarde Fidesm (Federazione italiana danza sportiva e sport musicali) Sidney Massidda, di Cabras, e Rosa Albano, di Riola Sardo (qualificata anche ai Mondiali in Polonia, ndc), della scuola Dream Dance di Cabras. Nella specialità del duo combinata latin style 14/15 C, in virtù dei piazzamenti molto buoni nelle gare più recenti, si presentavano ai campionati italiani di categoria di Rimini con concrete possibilità di salire sul podio. 

Invece, con grande rammarico e profonda delusione, le ragazze non hanno nemmeno potuto gareggiare. Il primo turno della loro gara, infatti, previsto da programma martedì sera alle 18,19, è stato notevolmente anticipato e tutto si è, per così dire, giocato sul filo dei minuti se non dei secondi. «La gara può essere anticipata, da regolamento, fino ad un massimo di un’ora, non di più – spiega la presidentessa della Dream Dance, Rosetta Scintu –. In questo caso, invece, si è disputata con circa 70 minuti di anticipo per decisione del commissario, dopo che i primi due giorni si erano registrati notevoli ritardi».

«Siamo arrivati al palazzetto alle 17,10, e abbiamo raggiunto il banco per il ritiro dei numeri alle 17,15, dunque in orario. Ma qui, anziché darceli subito, ci hanno chiesto i documenti delle atlete e i dati dell’associazione, e al momento di consegnarci i numeri ci hanno comunicato che Sidney e Rosa non potevano più partecipare perché la gara nel frattempo era iniziata. Ho provato a parlare con il direttore di gara, ma lui, senza alcuna empatia, mi ha fatto chiaro segno che le ragazze erano fuori. È stato molto brutto, le famiglie delle atlete hanno fatto grossi sacrifici per mandarle qui, pagando viaggio, albergo e iscrizione». Secondo Rosetta è mancato il buon senso: «Come è accaduto altre volte, e anche a Rimini, avrebbero potuto interrompere la specialità, far ballare un’altra categoria e poi far esibire le nostre atlete. Invece il commissario di gara preposto non ha voluto sentire ragioni».

Daniele Pittau, presidente della Fisdem Sardegna, difende l’operato della Federazione: «È successo che mentre era in corso la procedura per assegnare il numero, le ammissioni alla gara sono state chiuse – spiega –. Le atlete sarebbero dovute arrivare almeno un’ora e mezzo prima, i contrattempi possono sempre capitare. Ho parlato con il commissario e mi ha detto che loro si sono presentate dopo le 17.19, non si poteva più fare nulla».

L’Asd Dream Dance però non ci sta: «Una cosa simile non era mai successa. Abbiamo segnalato via email quanto accaduto all’ufficio gare della Fidesm e alla presidentessa Laura Lunetta – fa sapere Rosetta Scintu –. Ieri mattina ho potuto parlare con la sua vice, Federica Bosco, ed è stata avviata un’indagine per verificare se tutto si è svolto secondo le regole». La beffa e il dispiacere però restano.

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