Silvia Piras torna sul podio per gridare “stop alla violenza sulle donne”
La navigatrice e attivista ha conquistato in coppia con Pietro Lilliu il titolo italiano Rs 1.6
Sassari Una vittoria di prestigio con un messaggio speciale da portare non solo sulle strade di tutta Italia ma anche sul podio. Nuovo trionfo per la coppia oristanese formata da Pietro Lilliu e Silvia Piras, che al Rally Tirreno Messina hanno conquistato il titolo Italiano vincendo la Coppa Italia Classe RS 1.6. Un finale di stagione da applausi per la collaudatissima coppia, che sulla Suzuki Swift Sport griffata Scuderia Max Racing porta da anni uno slogan ormai conosciutissimo in tutto l’ambiente dei rally: Silvia Piras è infatti conosciuta come “la naviga dalle labbra rosse”, non solo un’appassionata di motori ma anche un’attivista il cui volto è da tempo abbinato al messaggio “stop violenza sulle donne”.
Per Pietro Lilliu si tratta del quarto titolo consecutivo, un traguardo che lo consacra definitivamente come punto di riferimento assoluto della classe RS 1.6. Per Silvia Piras, 42 anni, è invece secondo titolo nazionale.
La vittoria al Rally Tirreno Messina, ottenuta affrontando avversari di altissimo livello, è stata il coronamento di una gara combattuta metro dopo metro. Le splendide prove speciali messinesi, tecniche, veloci ed emozionanti, hanno messo alla prova ogni equipaggio, ma Lilliu e Piras hanno saputo imporsi con determinazione, sangue freddo e un affiatamento sempre più solido. A rendere il successo ancora più prestigioso è la qualifica alla finale conquistata nel CRZ 7 Toscana, un passaggio decisivo che aveva già dimostrato la crescita continua e la competitività dell’equipaggio.
«Siamo felicissimo per questo risultato – racconta “la naviga dalle labbra rosse” – arrivato proprio alla viglia di una giornata importante come quella contro la violenza sulle donne. Il logo della “naviga” è oggi un marchio registrato a sostegno del nostro progetto di sensibilizzazione. La popolarità? Non mi interessa farmi notare, il mio obiettivo è far sì che passi un certo tipo di messaggio. E devo dire che, anche grazie ai risultati, anche noi nel nostro piccolo facciamo sì che si parli della violenza di genere».
