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La redenzione impossibile di Ulf il cacciatore Dopo aver percorso quasi duemila chilometri, decide di fermarsi a Kåsund. Non perché gli piaccia, ma perché gli pare sia così lontana da tutto e tutti...
La redenzione impossibile
di Ulf il cacciatore
Dopo aver percorso quasi duemila chilometri, decide di fermarsi a Kåsund. Non perché gli piaccia, ma perché gli pare sia così lontana da tutto e tutti che, probabilmente, è il posto ideale per far perdere le proprie tracce. Alla prima persona che incontra dice (mentendo) di chiamarsi Ulf e di essere lì per la stagione della caccia. Né il tipo né nessun altro gli crede, ma a nessuno in fondo sembra importare: neanche alla donna e al figlio d'una decina di anni che, in qualche modo, si prendono cura di lui. Per un certo periodo di tempo, confinato laggiù, “Ulf” pensa addirittura che speranza e redenzione siano due parole che potranno entrare a far parte del suo vocabolario. I sicari del Pescatore, il boss della droga di Oslo per cui lavorava e che ha tradito, non tarderanno però a raggiungerlo.