La Nuova Sardegna

Cantare e ballare con Silvestri “Acrobati” incanta e diverte

di Monica De Murtas

Tre ore di concerto al Comunale e mille spettatori per un live entusiasmante Un lungo show senza momenti di noia, tra canzoni e scenografie originali

09 maggio 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Accoglienza entusiastica all'auditorium del conservatorio di Cagliari e al teatro Comunale di Sassari per Daniele Silvestri che ha inaugurato il festival "Abbabula", organizzato dalle Ragazze Terribili, con un concerto gremito di fan appassionati. Oltre 1000 persone hanno applaudito, danzato e cantato insieme al cantautore romano che ha presentato ben 32 brani in oltre tre ore di spettacolo.

In scaletta accanto ai successi storici i già celebri brani tratti dall'ultimo album ai vertici delle classifiche, "Acrobati" che dà il nome al tour arrivato in Sardegna dopo 30 sold out consecutivi suggellando il rapporto dell'artista con Abbabula dopo le performance del 2002 e del 2005.

«Il concerto di oggi sarà un evento speciale – dice Silvestri dal palco del Comunale– e non solo perché siamo davvero felici di essere di nuovo a Sassari ma anche perché siamo a fine tour e dopo tanti concerti le scalette come dire si "solidificano" e viene voglia di fare dei cambiamenti». L'entusiasmo del pubblico esplode in un boato mentre parte il primo brano “Prima di essere un uomo”. Un grande regalo per i fan in sala quello di assistere ad un concerto-evento diverso da tutti gli altri presentati in giro per l'Italia e ricco di un' energia empatica che unirà musicisti e pubblico per tutto lo spettacolo.

Non è impresa facile tenere alta l'attenzione di una grande folla per tre ore consecutive ma in questo caso Silvestri e la sua band hanno vinto la scommessa con un affascinante intreccio di brani sospesi in perfetto equilibrio tra stili, generi, periodi storici, virtuosismi musicali e affascinanti intuizioni scenografiche. Un esercizio funambolico che ben rispecchia la matrice dell'album "acrobati" e il suo invito a guardare le cose dall'alto, a cambiare lo sguardo sul mondo. Silvestri nel suo dialogo musicale racconta la sua musica di oggi in una tripletta di brani tratti dall'ultimo cd sparati a raffica che scatenano l'entusiasmo della platea: "La mia casa", "Quali alibi", "La mia routine" per poi tornare al passato con "Kunta Kinte", "Il dado", "Senza far rumore" e "Tutta colpa di Freud".

Un impianto luci e audio da grande evento rock coinvolge tutti in un crescendo di parole e note mai banali grazie anche alla performance eclettica dei bravissimi musicisti sul palco. Piero Monterisi alla batteria, Gianluca Misiti e Duilio Galioto alle tastiere, Gabriele Lazzarotti al basso, Daniele Fiaschi alle chitarre, Sebastiano De Gennaro alle percussioni e vibrafono e Marco Santoro seconda voce, cori e fagotto sono sempre in sintonia musicale ed emotiva fra loro. Silvestri suona con la sua band e canta i suoi testi acrobatici e l' equilibrio tra note e parole rimane sospeso tra la voce, insolita per un concerto pop-rock, del fagotto e la tirata istrionica di un basso o di una chitarra. Ed è il momento un nuovo dejavu di brani introdotti da arrangiamenti emotivamente impattanti: "L'appello", "Questo paese", "L'uomo col megafono", "Il mio nemico" si snocciolano uno dopo l'altro. Ed è solo l'inizio. Dopo un brevissimo break cambia l'atmosfera e anche la scenografia e se nella prima parte i musicisti abitavano una sorta di piazza cittadina con tanto di viuzze e casette. ora sono immersi in un'atmosfera circense in cui Silvestri da direttore del circo si trasforma in un funambolo che canta tenendosi in equilibrio su un cornicione. E' il momento di "L'orologio", "Acrobati", "A dispetto dei pronostici" e, in duetto video con Caparezza, di "La guerra del sale".

Il sound si fa sempre più gitano e coinvolgente sino agli innumerevoli bis a richiesta. Passata la mezzanotte ormai il pubblico è in piedi per ballare e cantare a scuarciagola i brani del cuore "Hold me", "Salirò", "Aria" e "Cohiba" che conclude un concerto che entrerà di certo negli annali del Festival. Abbabula prosegue il 12, 13 e 14 maggio con Bobo Rondelli a Levante, Appino e I Cani, Flo, The Swett Life Society, Claudia Crabuzza, Raffaele Puglia e il Giardino.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative