La Nuova Sardegna

Odifreddi “battezza” la Mostra del Libro

Odifreddi “battezza” la Mostra del Libro

Macomer: fino a domenica dibattiti, eventi e spettacoli

20 maggio 2016
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MACOMER. È stata inaugurata ieri la quindicesima edizione della Mostra del Libro in Sardegna con i saluti del sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu e gli interventi dell'assessore regionale alla Pubblica istruzione Claudia Firino, dell'assessore alla Cultura di Macomer Tiziana Atzori, del consigliere regionale Gianfranco Congiu e del presidente dell'Aes Simonetta Castia.

Sono oltre trenta gli appuntamenti in programma nei quattro giorni della manifestazione: a catalizzare l'attenzione non saranno soltanto le presentazioni delle più interessanti novità editoriali isolane e gli incontri con gli autori (per il format “Tra Isola e Mondo”), ma anche spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche, senza dimenticare i laboratori per i ragazzi e le scuole, questi ultimi nell'ambito della sezione “Adotta un libro sardo” e “Cineforum sardo”. La Mostra sarà anche occasione per fare il punto sulle prospettive di crescita della cultura in Italia con Flavia Cristiano (direttrice del Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e le Attività Culturali), per discutere delle lingue minoritarie con la friulana Carla Marcato, per fare il punto sull'edizione nazionale delle opere di Grazia Deledda con i critici Aldo Maria Morace e Duilio Caocci e per ricordare Sergio Atzeni e il suo rapporto con la città di Cagliari insieme agli scrittori Milena Agus e Giulio Angioni.

L’evento clou della giornata di apertura, e uno dei più importanti della rassegna insieme a quello che domenica vedrà protagonista della giornalista e scrittrice turca Esmahan Aykol, è stato l’incontro col matematico Piergiorgio Odifreddi, che ha dato vita a un intervento sul tema “Le nostre radici reali e immaginarie”. Nato a Cuneo 66 anni fa, Odifreddi ha studiato matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica, e ha insegnato Logica presso l’Università di Torino e la Cornell University. Il suo principale campo di ricerca è stata la teoria della calcolabilità, che studia potenzialità e limitazioni dei computer. Oltre all’attività accademica, da circa quindici anni si è dedicato alla divulgazione (oggi scrive per “La Repubblica”, “L’Espresso” e “Le Scienze”),e ha scritto diversi libri tra i quali “La matematica del ‘900” (2000), “Il computer di Dio” (2000), “Il matematico impertinente” (2005), “In principio era Darwin” (2009), “Hai vinto, Galileo” (2009), fino ai più recenti “Una via di fuga: il grande racconto della geometria moderna” (2011), “Il museo dei numeri” (2014) e “Il giro del mondo in ottanta pensieri” (2015). Odifreddi ha proposto una riflessione sulle radici che, pur rappresentando il passato e nutrendosi del presente, rappresentano l'innovazione e l'originalità, rappresentando il nostro il futuro e andando verso di esso.

Oggi seconda giornata, che seguirà il tema “Le radici come storie” e propone ben tredici appuntamenti, tra presentazioni di libri, incontri con autori, dibattiti e concerti, divisi tra i padiglioni delle Ex Caserme Mura e le scuole che aderiscono al progetto “Adotta un libro sardo”. Terrà banco soprattutto il dibattito incentrato sul tema “Cultura: quali prospettive reali di crescita?”, che vedrà impegnati Flavia Cristiano, i librai Aldo Addis e Davide Ruffinengo e l’editore-libraio Paolo Sorba (membro del direttivo dell’Associazione degli editori sardi). Si inizia alle 19.30, conduce l’incontro Paolo Lusci.

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