La Nuova Sardegna

IL festival letterario

Le sconfinate utopie di Marina Cafè Noir

di Sabrina Zedda
Le sconfinate utopie di Marina Cafè Noir

Dal 30 agosto incontri, reading e dibattiti nei quartieri storici di Cagliari e al Poetto

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CAGLIARI. Che cosa si nasconde dietro alle grandi imprese che nessuno si azzarderebbe a compiere? Molti sogni che si realizzano non diventano realtà grazie al fatto di averci creduto? E’ l’utopia a portarci avanti, e sarà “Sconfinate utopie” il filo conduttore della XIV edizione del Marina Cafè noir, il festival organizzato dall’associazione Chourmo, che dal 30 agosto al 4 settembre abbraccerà i quartieri storici La Marina, Villanova, Castello e, per la prima volta, il Poetto.

Cinque giorni in cui la letteratura sarà protagonista e pretesto per parlare del mondo che cambia in compagnia di autori di respiro internazionale. Per la prima volta arriveranno in Europa lo scrittore argentino Alan Paul, che molti considerano il più autorevole erede della grande letteratura sudamericana, e Rita Indiana, figura chiave della letteratura caraibica. Ci saranno anche lo spagnolo Paolo Roca, astro nascente della graphic novel, Sam Miller, crime novelist con un passato da militante dell’Ira che lo ha portato a trascorrere otto anni in prigione, Hervé Le Corre, tra gli autori noir più seguiti in Francia, sino al giovane sudamericano Andreas Neuman. Il meglio della letteratura italiana sarà invece rappresentato da autori come Marco Missiroli o Wu Ming, mentre tra gli scrittori sardi ci saranno Michela Murgia, Francesco Abate, Marcello Fois e gli emergenti Cristian Mannu e Mauro Tetti. «Festa ma anche festival- chiosa, illustrando la manifestazione, Francesco Scanu, tra le anime di Chourmo- quindi qualcosa di più di una rassegna, dove fondamentale diventa anche il contatto umano». Non solo letteratura, ma anche momenti di confronto e di riflessione attorno ai temi e alle suggestioni richiamati dal titolo dell’edizione targata 2016 de MCN: per questo arriveranno in città lo scrittore e giornalista Alessandro Leogrande, che parlerà della tragedia in corso nel Mediterraneo, gli antropologi Franco La Cecla e Marco Aime che, insieme ad Andrea Staid, porteranno il pubblico dentro il senso del “fare un’antropologia contro”. In compagnia di Alberto Prunetti si parlerà anche di movimenti antagonisti, mentre la studiosa italo-egiziana Claudia Galal cercherà di spiegare cosa sta succedendo nel cuore del suo paese. Tra gli altri ospiti ci sarà anche l’accademico e partigiano Vittore Bocchetta, ormai 97enne, che parlerà di guerra e utopie. Letteratura, dibattiti, e, come consuetudine, spettacolo e momenti dedicati ai bambini, in una scaletta che partirà nel pomeriggio con le attività le famiglie, per passare poi agli incontri con gli autori e, a fine serata, a sonorizzazioni dei libri, concerti e reading. Il tutto con la base operativa che rimane il Villaggio Chourmo, lo spazio incastonato tra il Terrapieno e i Giardini sotto le mura.

Non è tutto: il programma proporrà anche un omaggio ad alcune grandi figure della cultura: Giorgio Pisano, il cronista dell’Unione Sarda scomparso pochi giorni fa, Pinuccio Sciola, Joyce Lussu, Cicito Masala e il poeta Miguel Hernandez.

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