Una stagione di teatro e musica in tutta l’isola
Presentata la nuova rassegna multidisciplinare Cedac: spettacoli da novembre e maggio in 20 città della Sardegna
CAGLIARI. Si apre il 30 novembre al Teatro Massimo con un visionario “Faust” tra Oriente e Occidente con gli interpreti dell’Opera di Pechino, e al Comunale di Sassari il 13 dicembre con “La musica è pericolosa”, racconto musicale di Nicola Piovani sui percorsi che l’hanno portato al fianco di grandi registi e musicisti. Parte così la stagione 2016-17 del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna organizzato dal Cedac, con oltre 280 recite in programma da novembre a maggio, 44 concerti di classica e jazz e 36 appuntamenti con la danza classica e contemporanea, oltre alla stagione di Teatro Ragazzi.
Gli interpreti. Giuliana De Sio, Paolo Bonacelli, Giuseppe Pambieri e Valeria Ciangottini, Antonio Cornacchione, Lucia Poli e Milena Vukotic, il Balletto di Milano e quello di Odessa e la compagnia newyorchese Rioult Dance: questi i nomi di richiamo per il cartellone del Comunale sassarese. Al Massimo vedremo invece Luca Zingaretti, Maddalena Crippa, Piovani, la coppia Vetrano e Randisi, Federico Buffa, Monica Guerritore e Francesca Reggiani. Nelle altre piazze, da Carbonia a Nuoro, da Olbia a Meana Sardo, gli spettatori troveranno in cartellone i nomi di Enzo Iachetti, Tullio Solenghi, Carlo Lucarelli con Alessandro Nidi, Nicoletta Braschi, Sandro Lombardi e David Riondino, Vauro e Barbara Alberti, Marco Berry, Ugo Dighero, Paola e Selvaggia Quattrini. Sono venti i teatri in cui il CeDAC con la collaborazione delle amministrazioni comunali – alcune delle quali presenti all’incontro di ieri con i loro assessori alla cultura, insieme all’assessore regionale – propone teatro, musica e danza.
I numeri. Presentato ieri da Antonio Cabiddu e Valeria Ciabattoni, il Circuito Multidisciplinare impone un lavoro ramificato nel territorio, e muove ogni anno oltre 75 mila spettatori che con il loro apporto al botteghino contribuiscono per il 37% al costo totale di circa 2 milioni e 500 mila euro, cui si aggiunge in diverse piazze un incremento della domanda culturale che andrebbe sostenuto. Tra gli altri, un elemento posto in luce è che mentre si è avuta l’adesione della Regione Sardegna (che contribuisce quest’anno con 600 mila euro) e della Fondazione di Sardegna alla programmazione triennale prevista dal Ministero, l’impegno delle amministrazioni locali viaggia ancora sull’annualità. Di qui l’appello affinché nasca un’unica associazione che aggreghi gli Enti Locali per dare una svolta al prossimo triennio, sul quale il CeDAC è già al lavoro.
I titoli in cartellone. Si comincia dal “Faust” (basato sulla prima parte del dramma di Goethe) tradotto in mandarino poetico ed espresso con la gestualità e le acrobazie degli attori dell'Opera di Pechino in apertura al Massimo per arrivare a “Mistero Buffo” di Dario Fo, omaggio dell’amico Ugo Dighero, in chiusura ad aprile. Con “Mindshock”, Marco Berry, ex inviato delle Iene e conduttore tv, analizza gli strumenti manipolatori della comunicazione (il 1° e 2 dicembre ad Olbia e poi a San Gavino) mentre dal 9 dicembre Paola Quattrini porta “Camera con vista” ad Arzachena, Tempio e Macomer. Il 5 gennaio al Comunale di Sassari in prima regionale, Giuliana De Sio propone l’intenso testo di Annibale Ruccello “Notturno di donna con ospiti” (di seguito a Nuoro, San Gavino e Palau).
A gennaio arriva al Massimo un omaggio della sua compagnia a Luca De Filippo con la sua ultima regia “Non ti pago” di Eduardo (subito dopo a Sassari) e “Amleto” di Shakespeare, protagonisti Maddalena Crippa e Daniele Pecci. Nello stesso periodo torna nell’isola “Inferno-Novecento” di Federico Tiezzi, con Sandro Lombardi e David Riondino, ispirato alla commedia dantesca, e arrivano in tournée le novelle del “Decameron” interpretate da Tullio Solenghi. Luca Zingaretti, dopo il successo de “La torre d’avorio” porta al Massimo (dal 15 al 19 febbraio) il pluripremiato “The Pride” del drammaturgo Alexi Kaye Campbell, un testo che parla d’amore, declinato in modi differenti, di omosessualità e di identità. Il giornalista Federico Buffa racconta “Le Olimpiadi del 1936” (il 28 febbraio a Sassari e dal 1° marzo al Massimo).
La danza. Per la danza, dopo il Balletto di Milano (a febbraio a Sassari) con “Anna Karenina” su musiche di Cajkovskij, debuttano al Comunale a marzo il “Lago dei Cigni” col Balletto nazionale dell’Opera di Odessa, e ad aprile “Serata Ravel” della Rioult Dance. Lo scrittore Carlo Lucarelli in “Controcanti” racconta le musiche censurate con il pianista Alessandro Nidi (a marzo a Ozieri), e comincia da Sassari la tournée di “Sorelle Materassi”, adattamento teatrale di Ugo Chiti dal celebre romanzo di Aldo Palazzeschi con Lucia Poli e Milena Vukotic (poi a Carbonia, Nuoro, Santa Teresa). A marzo debutta a Macomer “Rosalyn” con Marina Massironi e Alessandra Faiella (poi a SS e Olbia). A chiudere il cartellone del Massimo saranno “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, firmato da Alessandro Gassmann, e “Mariti mogli”, tratto dal film di Woody Allen con Monica Guerritore e Francesca Reggiani.
Compagnie sarde. In scena anche storiche compagnie sarde – Sardegna Teatro, il TRIC che raccoglie l’eredità della Cooperativa Teatro di Sardegna, i Actores Alidos, Il Crogiuolo. E poi Is Mascareddas e il Theatre en Vol per il teatro di figura, il nuorese Bocheteatro e Fueddu e Gestu di Villasor, accanto a giovani gruppi come Compagnia B, Spazio-T, Il Salto del Delfino e Riverrun Performing Arts.