La Nuova Sardegna

Nell’isola pulsa l’energia punk-ska degli Shandon

di Andrea Musio
Nell’isola pulsa l’energia punk-ska degli Shandon

Oggi a Sassari e domani a Cagliari la band di Olly Riva: «Live omaggio alla scena indipendente italiana»

25 novembre 2016
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SASSARI. Gli Shandon sono tornati e fanno sul serio. A dodici anni di distanza dal precedente disco la ska punk band italiana è tornata sulla scena con due concerti a Sassari e Cagliari. Olly e compagni saranno di scena oggi al The Hor di Sassari a partire dalle 22 (insieme agli Skankin’Caos e Mildred) mentre domani, (con Mildred e The Colvins), saranno al Fabrik di Cagliari. “Back on board” è il titolo del nuovo cd di inediti (comprese due cover) composto da undici tracce mentre “Brandelli d’Italia” è il mini album di sei brani in cui gli Shandon rendono omaggio alla storia della scena indipendente italiana degli anni ottanta e novanta.

Nuovi Shandon e nuove influenze fanno capolino nelle composizioni originali. Oltre allo ska e al punk, il rocksteady (con un brano meraviglioso scritto a quattro mani con Victor Ruggero, cantante del gruppo newyorkese The Slackers) si fa avanti la musica soul ed un cantato a tratti Rhythm’n Blues, possibile anche grazie alle notevoli doti vocali del frontman. «E’inevitabile – racconta Olly Riva, anima e corpo della band – portare quelle che sono e sono state le mie esperienze. Per questo nel disco ci sono queste componenti. Ho portato dentro un po’di quello che ho fatto con i The Fire e quello che tutt’ora faccio con i Soul Rockets. Naturalmente non poteva mancare il mio background ska punk. È una questione di crescita personale. Non avrebbe senso oggi scrivere dischi come quelli che ho composto quando avevo 19 anni. Ho sempre scritto per esigenza e mai per accontentare il pubblico. Ogni disco ha un suono diverso ed essendo anche il produttore, ho una doppia responsabilità».

La precedente performance degli Shandon in Sardegna risale a quattro anni fa. «La reunion del 2012 era fine a se stessa. Ricevemmo molte pressioni da parte dei fans e dagli amici. La situazione personale tra i vecchi componenti non era delle migliori. Quel tour è servito per rendersi conto che tra noi non avrebbe potuto funzionare. Oggi non si può parlare di Reunion perché la band è praticamente diversa. Sono persone con le quali mi sento a mio agio, persone mature che conoscono il significato di comporre registrare, convivere in furgone a girare l’Italia e l’Europa. L’idea di ricreare gli Shandon è venuta a Max il trombonista senza mai considerare l’ipotesi di chiamare i vecchi componenti». “Brandelli D’Italia” ha visto la luce meno di un mese fa. «Molti dei fan più giovani ci considerano un pilastro portante della scena indipendente italiana. Ci sembrava doveroso mostrare da dove arriva il sound degli Shandon a chi non conosce i Kina, i Casino Royale, gli Skiantos, o i Negazione. Suonare i Sardegna per me è sempre un piacere, visto le difficoltà logistiche è l’equivalente di un tour europeo».

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