«Respirare diesel: rischio mortale»
“Ogni respiro è un rischio”, si intitola così il report di Greepeace sui rischi dell’esposizione ad uno specifico inquinante generato dai combustibili fossili, il biossido di azoto (NO2), che ha un...
28 ottobre 2017
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“Ogni respiro è un rischio”, si intitola così il report di Greepeace sui rischi dell’esposizione ad uno specifico inquinante generato dai combustibili fossili, il biossido di azoto (NO2), che ha un impatto diretto sulla nostra salute e sulla mortalità. La principale fonte di emissione di NO2 nei centri urbani è il sistema dei trasporti alimentato con combustibili fossili e in particolare le automobili diesel.
In Europa, ogni anno, circa 78.000 morti premature sono causate dal NO2. L’Italia è il Paese con il più alto numero assoluto di morti premature (17.290) e con il più alto tasso di mortalità in eccesso (0,28 ogni 1000 abitanti), quasi il doppio rispetto alla media europea (0,15).
Ogni aumento dell’esposizione a questo inquinante è correlato ad un maggior rischio per la nostra salute: non esiste un livello di esposizione che possa essere considerato sicuro.
«Respirare aria pulita – scrive Greepeace nel suo report – è un diritto, è arrivato il momento di far compiere alle nostre città un deciso passo in avanti verso il futuro, fermando i diesel nelle nostre città».
In Europa, ogni anno, circa 78.000 morti premature sono causate dal NO2. L’Italia è il Paese con il più alto numero assoluto di morti premature (17.290) e con il più alto tasso di mortalità in eccesso (0,28 ogni 1000 abitanti), quasi il doppio rispetto alla media europea (0,15).
Ogni aumento dell’esposizione a questo inquinante è correlato ad un maggior rischio per la nostra salute: non esiste un livello di esposizione che possa essere considerato sicuro.
«Respirare aria pulita – scrive Greepeace nel suo report – è un diritto, è arrivato il momento di far compiere alle nostre città un deciso passo in avanti verso il futuro, fermando i diesel nelle nostre città».