La Nuova Sardegna

“Limba” e media A Nuoro un focus sui nuovi orizzonti

di Luciano Piras
“Limba” e media A Nuoro un focus sui nuovi orizzonti

Oggi la Conferenza regionale della lingua sarda Nell’ultimo triennio 15 milioni dalla Regione 

25 novembre 2017
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Cinque milioni e 330mila euro. È la somma investita dalla Regione a tutela della lingua sarda nella comunicazione e nei media nel triennio 2015-2017. Un investimento cospicuo per portare e coltivare la limba nella realtà di tutti i giorni, ovunque nell’isola. Altri 10 milioni e 182mila euro, invece, sono andati, nello stesso triennio, a sostegno di conferenze sulla cultura e la lingua sarda, dei corsi delle università tenuti sia a Cagliari sia a Sassari, degli sportelli linguistici, della lingua insegnata in orario curricolare nelle scuole, dei premi letterari e di giornate come Sa die de sa Sardigna, con le annesse attività nelle scuole, le celebrazioni di personaggi illustri, dei cori e bande musicali e delle Pro loco.

«In questi anni sono state investite dalla giunta regionale ingenti risorse per progetti di lingua sarda legati al mondo della comunicazione, altri rivolti alle scuole e alla società civile, perché ci fosse la massima diffusione possibile nell’uso della lingua – sottolinea l’assessore regionale della Cultura Giuseppe Dessena –. Finanziamenti alle tv, alle radio e ai giornali che hanno presentato programmi in lingua sarda. E infine, ma non da ultimo, gli sportelli linguistici che operano attivamente sul territorio» ricorda l’assessore, orgoglioso di riproporre la Conferenza regionale della lingua sarda, orgoglioso di riproporre l’appuntamento a Nuoro, la sua città, dove il sardo è ancora oggi vera lingua madre.

“Sardu e benidore, sardu est benidore” è il titolo scelto per l’assemblea in programma nell’auditorium della biblioteca Satta del capoluogo barbaricino. Due i grandi temi che verranno trattati a partire dalle 9,30: la presenza delle lingue minoritarie nel mondo della comunicazione e la proposta di legge che andrà presto discussa in consiglio regionale, un testo che fa sintesi delle precedenti tre proposte.

Alla conferenza interverranno, tra gli altri, oltre allo stesso assessore della Pubblica istruzione, cultura e lingua sarda Giuseppe Dessena, il presidente della Regione Francesco Pigliaru; il sindaco di Nuoro Andrea Soddu; Giuseppe Pirisi, presidente dell’Isre; Antonina Scanu, diretora generale assessoradu regionale Cultura; Angela Quaquero, presidente dell’Ordine degli psicologi della Sardegna; Vittorio Dell’Aquila, esperto in pianificazione linguistica; Tore Cubeddu, EjaTv; Anna Maria Mazzel, giornalista Rai Ladinia; Francesco Cheratzu, Editziones Condaghes; Daniele Mele, Mele Supermercati; Manuela Ennas, giornalista.

Saranno presenti gli studenti di diverse scuole medie e superiori e i rappresentanti degli enti locali.

Nel pomeriggio, i lavori riprenderanno alle 15,30: spazio alla discussione intorno alle esperienze normative delle varie Regioni italiane che hanno già legiferato in materia di lingue minoritarie e alle buone pratiche da seguire. Per l’occasione sono previsti gli interventi di William Cisilino, direttore dell’Arlef, l’Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane; Sabrina Rasom, Comun general de Fascia; Alessandro Biolla, operatore linguistico. Alla tavola rotonda parteciperanno Eucenio Lai, vice presidente del Consiglio regionale; Gavino Manca, presidente Commissione cultura; Paolo Zedda, consigliere regionale; Roberto Deriu, consigliere regionale; Diego Corraine, editore ed esperto di lingua sarda; Antonello Garau, esperto di lingua sarda. All’assessore Giuseppe Dessena, infine, il compito di trarre le somme e concludere i lavori di questa nuova edizione della Conferenza regionale della lingua sarda.

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