La Nuova Sardegna

La vendetta che arriva dopo il bullismo

La vendetta che arriva dopo il bullismo

Violenza in una città tranquilla nel romanzo di Porazzi e Campazzo “Una vita per una vita”

30 dicembre 2017
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Le battute, le derisioni e gli scherni, che si fanno via via più pesanti fino a che uno scherzo crudele lascia nel corpo e nella mente della vittima cicatrici indelebili che ne segnano tutta l’esistenza, condannandolo a una vita di emarginazione. Anni in cui il rancore cova sempre più profondo per poi sfociare in un lucido e agghiacciante proposito di vendetta.

È il tema di “Una vita per una vita” (Pendragon Editore, 213 pagine,14,40 euro), il giallo noir scritto a quattro mani da Pierluigi Porazzi e Massimo Campazzo. Porazzi è autore di storie e romanzi pubblicati con l’editore Marsilio, tra cui Azrael premiato come miglior romanzo dell’anno nell’ambito dei Corpi Freddi Awards), mentre Campazzo è invece responsabile della comunicazione per Udinese Calcio, ed è al secondo libro dopo la biografia ufficiale del calciatore Oliver Bierhoff.

La storia, dunque, affonda le radici in un atto di bullismo, fenomeno dilagante in una società sempre più aggressiva e violenta. E ne indaga le conseguenze psicologiche a lungo termine, che rischiano di innescare (o acuire) una patologia psichiatrica. Una vicenda che si incrocia con l’indagine che sta conducendo l’ispettore Cavalieri, il quale sta cercando di far luce su una serie di misteriosi suicidi che in pochi giorni sconvolgono la tranquilla vita di una Udine contemporanea, dove la normalità copre un universo di violenza. Pagine, quelle scritte da Porazzi e Campazzo, che si legge tutta d’un fiato fino al disvelamento finale di un intricato mistero. La storia è tanto vicina alla realtà che predice un caso che ha occupato le cronache nelle scorse settimane: gli omicidi compiuti, proprio in Friuli, con il tallio.



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