Musical, Frattini racconta il suo Robin Hood
«Uno spettacolo per famiglie divertente e ironico». In programma domani a Cagliari e il 2 a Sassari
31 gennaio 2018
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SASSARI. Ritorna in Sardegna, dopo nove anni, il musical “Robin Hood”, edizione 2.0; uno spettacolo che aveva già incantato grandi e piccini, ripercorrendo le gesta di uno degli eroi più amati di sempre. Date in programma a Cagliari domani e il 2 febbraio (alle 21, all’auditorium del Conservatorio) e a Sassari il 3 (alle 21, al Comunale). Nel ruolo di Robin Hood ci sarà ancora Manuel Frattini, in un’altra versione dello spettacolo di Beppe Dati, che è di nuovo autore delle musiche e del libretto, con gli arrangiamenti di Eric Buffat, la regia di Mauro Simone e le coreografie di Gillian Bruce.
Com’è il suo Robin Hood? «E’ uno spettacolo a cui è stata data una chiave molto divertente, ironica, accessibile da tutti, adatto a qualsiasi tipo di età, come si dice ora? Family entertainment»
Il tour è partito da Fabriano. In Sardegna?
«Non voglio fare la sviolinata, ma tornare in Sardegna è veramente un piacere grandissimo. Purtroppo, i ritmi serrati dello spettacolo e della sua preparazione non ci permettono di vedere granché. Però, mi sfogo d’estate. Adesso, abbiamo la fortuna di vedere la Sardegna in un periodo meno gettonato dai turisti».
Se avesse il tempo dove andrebbe?
«Se potessi mi farei accompagnare in giro nell’entroterra; perché, naturalmente, il mare è magnifico. Molti amici sardi mi dicono che bisogna scoprire l’entroterra: quello mi piacerebbe, è un tour che farei volentieri».
C’è qualcosa di lei nel Robin Hood?
«Qualcosa di Manuel ce la metto sempre in tutti i ruoli. Avendo scelto una chiave adatta a tutti quanti, forse strizza un po’ l’occhio alla versione Disney, semplicemente perché ci sono vestiti molto colorati, personaggi e gesta note di Robin Hood, proiezioni molto belle di grande atmosfera sempre in movimento che trasportano il pubblico da una scena all’altra. Non sarà tradita l’aspettativa di chi conosce un po’ la storia».
Com’è lavorare con Fatima Trotta (Lady Marion)?
«Siamo follemente innamorati. La conoscevo solo per la conduzione di Made in Sud e per Tale e Quale Show. E’ una compagna di lavoro fantastica. E’ al suo debutto e sono orgoglioso di poterla tenere a battesimo». (s. depperu)
Com’è il suo Robin Hood? «E’ uno spettacolo a cui è stata data una chiave molto divertente, ironica, accessibile da tutti, adatto a qualsiasi tipo di età, come si dice ora? Family entertainment»
Il tour è partito da Fabriano. In Sardegna?
«Non voglio fare la sviolinata, ma tornare in Sardegna è veramente un piacere grandissimo. Purtroppo, i ritmi serrati dello spettacolo e della sua preparazione non ci permettono di vedere granché. Però, mi sfogo d’estate. Adesso, abbiamo la fortuna di vedere la Sardegna in un periodo meno gettonato dai turisti».
Se avesse il tempo dove andrebbe?
«Se potessi mi farei accompagnare in giro nell’entroterra; perché, naturalmente, il mare è magnifico. Molti amici sardi mi dicono che bisogna scoprire l’entroterra: quello mi piacerebbe, è un tour che farei volentieri».
C’è qualcosa di lei nel Robin Hood?
«Qualcosa di Manuel ce la metto sempre in tutti i ruoli. Avendo scelto una chiave adatta a tutti quanti, forse strizza un po’ l’occhio alla versione Disney, semplicemente perché ci sono vestiti molto colorati, personaggi e gesta note di Robin Hood, proiezioni molto belle di grande atmosfera sempre in movimento che trasportano il pubblico da una scena all’altra. Non sarà tradita l’aspettativa di chi conosce un po’ la storia».
Com’è lavorare con Fatima Trotta (Lady Marion)?
«Siamo follemente innamorati. La conoscevo solo per la conduzione di Made in Sud e per Tale e Quale Show. E’ una compagna di lavoro fantastica. E’ al suo debutto e sono orgoglioso di poterla tenere a battesimo». (s. depperu)