La Nuova Sardegna

La diva della porta accanto

Giandomenico Mele
La diva della porta accanto

Miriam Leone a Tavolara: fascino da diva, semplicità da ragazza, talento artistico cristallino

22 luglio 2018
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Signori e signore, Miriam Leone. Fascino da diva, semplicità da ragazza della porta accanto, talento artistico cristallino. È stata lei la luce che ha illuminato ieri il festival del cinema di Tavolara, protagonista del film “Metti la nonna in freezer” accanto a Fabio De Luigi, proiettato ieri sull’isola insieme a “Ammore e malavita” dei Manetti Bros. «Tutto quello che mi sta accadendo lo vivo come un dono – dice l’attrice –. Se penso a dieci anni fa, a tutti quei sogni nel cassetto…ed ora mi ritrovo qui, a Tavolara. Questo è un regalo che mi ha fatto il mio mestiere, un’umanità e una bellezza reali. Un regalo immenso». Guardare con gli occhi stupiti, dimostrazione di un talento puro per un’attrice capace di sincerità e genuinità a tratti disarmanti.

«Non amo parlare di me, sembra sempre che uno si metta su un piedistallo – racconta ancora Miriam Leone –. Per il mio mestiere di attrice preferisco usare la parola vocazione. Mi sono impegnata tanto, ho lavorato duro, ma questa non è mai un’equazione per il successo. Partendo dalla provincia tutto è un sogno, ma dopo Miss Italia è come se avessi intrapreso una gavetta a riflettori accesi, accettando di fare subito un’esperienza televisiva». Poi il cinema. Prima rivelandosi nella fiction “Non uccidere”. «Ho sempre messo in valigia quello che mi serviva – aggiunge – dagli scarponi da montagna al costume da bagno». L’amore? Nel film ama un uomo diversissimo da lei perché «l’amore non si decide dal commercialista».

Sulla carriera, i sogni di cinema sono ruoli alla Rossella O’Hara, mentre i miti sono nomi da leggenda come Katharine e Audrey Hepburn. In mezzo a una carriera in grande ascesa, resta quella leggerezza della studentessa di Lettere all’università la cui vita cambiò all’improvviso.
 

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