La Nuova Sardegna

“Rigoletto”spiegato ai giovani «È la musica dei sentimenti»

Monica De Murtas

Presentato ieri a Sassari al Liceo Azuni il terzo titolo della stagione lirica I registi Gavazzeni e Maranghi e il direttore Beltrami raccontano l’opera di Verdi

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SASSARI. Una storia cupa costruita su sentimenti eterni: amore, dolore, passione, gelosia, tradimento. Ritorna a Sassari “Rigoletto”, una delle più amate opere di Giuseppe Verdi, musicata su libretto di Francesco Maria Piave e rappresentata per la prima volta alla Fenice di Venezia nel 1851. Il terzo appuntamento con la Stagione lirica di Sassari, andrà in scena al teatro Comunale venerdì 9 alle 20,30 e domenica 11 alle 16,30. Come ormai consuetudine anche in questa occasione la presentazione al pubblico si è svolta davanti ad una platea di studenti che nell'Aula Magna del liceo Azuni hanno accompagnato con applausi calorosi gli interventi dei registi Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi.

«Siamo felici di essere qui oggi e poter raccontare il nostro lavoro a dei giovani – ha detto Maranghi – perché la musica e l’opera in particolare devono essere anche vostre. Avete tanti buoni motivi per scoprire la lirica, se provate ad immergervi in questo universo scoprirete che è il più grande spettacolo voi possiate vedere ed è il baluardo della cultura italiana nel mondo». «Non fate l’errore di credere di dover essere esperti per apprezzarla – ha aggiunto Gavazzeni – la grandezza di questa forma d'arte è anche quella di parlare al cuore delle persone, quanta invidia per chi ancora non la conosce, per chi deve ancora scoprirla».

Gli aspetti musicali dell’opera e alcune curiosità sulla sua genesi sono stati descritte da Matteo Beltrami, direttore dell’Orchestra dell’Ente concerti per il Rigoletto sassarese che è stato realizzato in coproduzione con il Teatro Coccia di Novara. «Torno a Sassari per dirigere un’opera che amo molto – ha detto Beltrami – dal punto di vista musicale è straordinaria perché ogni sentimento che racconta si trasforma in musica. A partire dal preludio che inizia con il tema della “Maledizione” scagliata da Monterone a Rigoletto e al Duca di Mantova: bastano pochi secondi per cogliere la solennità di quel momento. Ogni personaggio è descritto dalla sua musica: Rigoletto, Gilda e il Duca di Mantova, Sparafucile».

Come la maggior parte delle opere di Verdi anche Rigoletto dovette fare i conti con la censura politica e religiosa, così come il dramma da cui il libretto è tratto, “Le roi s’amuse” di Victor Hugo. “Rigoletto” è tra le opere maggiormente rappresentate a Sassari dal 1952, cioè da quando l’Ente Concerti cura la Stagione lirica è andata in scena ben otto volte.

Una delle prime esecuzioni risale al 1886 quando nell’allora neonato Teatro Politeama venne diretta da Luigi Canepa. L’ultimo Rigoletto in città è del 2010.

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