La Nuova Sardegna

Man, il 900 sardo tra ricerca e illustrazione

Man, il 900 sardo tra ricerca e illustrazione

Aperte giovedì la retrospettiva su Anna Marongiu e la selezione “L’ombra del mare sulla collina”

08 novembre 2019
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NUORO. Due mostre nel segno del dna e del genius loci degli artisti sardi. Entrambe, dalla retrospettiva Anna Marongiu (Cagliari 1907 - Ostia 1941), vera intuizione del Museo d'arte moderna che l'ha a lungo inseguita ricucendo i fili mai spezzati di quest'artista con la sua isola a "L'ombra del mare sulla collina", con opere della collezione permanente del Man, seppure in piani diversi sembrano dialogare tra loro suggerendo atmosfere, creatività e sguardo profondo, decisamente molto più lontano dalla terra natia dove tutti hanno mosso i primi passi nell'avanguardia artistica dell'epoca lasciando qualcosa di più di una traccia visibile.

Il Museo Man di Nuoro apre la stagione espositiva autunnale con una doppia mostra contemporanea. Un progetto concepito come un unicum da cui emerge prepotentemente la ricchezza e la diversità del panorama artistico sardo. Così ci si muove nei quattro piano del museo di via Satta da un lato riscoprendo i disegni e i cicli illustrativi di Anna Marongiu, tra le artiste sarde più affascinanti ma anche occorre dirlo dimenticate, dall'altro valorizzando la collezione permanente del museo. Un modo dunque per ripartire dalle radici, quelle radici dove non manca lo spirito di ricerca e valorizzazione. La retrospettiva di Anna Marongiu curata dal direttore Luigi Fassi che ieri ha presentato il doppio appuntamento - è un vero e proprio percorso espositivo che si sviluppa attorno a tre cicli di illustrazioni dedicati a capolavori della letteratura realizzati dalla giovane artista cagliaritana tra il 1926 e il 1930. Si va dalla serie completa delle tavole di "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare (1930), passando alle illustrazioni de "I Promessi Sposi" di Manzoni (1926) e infine alle tavole de Il Circolo Pickwick di Dickens (1929). Quest'ultimo lavoro, composto da 262 tavole realizzate a inchiostro e acquerello, costituisce il cuore della retrospettiva: arrivata a Nuoro in prestito dal Charles Dickens Museum di Londra. Opere che a novant'anni dalla loro realizzazione sono solo ora per la prima volta visibili in un museo. Anna Marongiu, prematuramente scomparsa in un incidente aereo a Ostia, è una delle figure più originali e al tempo stesso dimenticate della scena artistica sarda della prima metà del Novecento.

«Una donna che ancora prima di Maria Lai si muoveva con disinvoltura nel panorama artistico dell'epoca», ha detto Fassi, che ha raccontato la genesi di un percorso che ha portato il Man a inseguire la sua interessante produzione fino al museo londinese dove le sue opere molti anni prima erano approdate. Si può così ammirare nelle due sale del Museo a lei dedicate la sintesi di un percorso artistico che ha attraversato con grande capacità di sperimentazione molteplici tecniche come il disegno, la penna, l'acquaforte, l'olio, il bulino. Il suo tratto distintivo caratterizzato da una forte espressività del segno, si muove tra l'umoristico e il drammatico, il comico e il mitologico, non passa inosservato trovando originalità e vigore in tutte le tecniche adoperate. L'esposizione dedicata ad Anna Marongiu nel 1938 dalla Galleria Palladino di Cagliari fu una delle prime mostre personali di un'artista donna in Sardegna e contribuì alla sua affermazione sulla scena nazionale, che nel 1940 parteciperà alla Mostra dell'incisione italiana moderna a Roma. La mostra è arricchita da un breve film sull'artista, realizzato da Man e Film Commission Sardegna in collaborazione con il Charles Dickens Museum con la regia di Gemma Lynch. Accompagna la mostra un catalogo edito da Marsilio Editore.

In parallelo con la retrospettiva di Anna Marongiu, la mostra "L'ombra del mare sulla collina", una preziosa selezione di opere (Edina Altara, Antonio Ballero, Alessandro Biggio, Giuseppe Biasi, Giovanni Campus, Teodorico Cavallazzi, Cristian Chironi, Francesco Ciusa, Giovanni Ciusa Romagna, Aldo Contini, Mario Delitala, Francesca Devoto, Salvatore Fancello, Dino Fantini, Gino Frogheri, Vincenzo Grosso, Caterina Lai, Maria Lai, Mauro Manca, Melkiorre Melis, Wanda Nazzari, Costantino Nivola, Mario Paglietti, Rosanna Rossi, Giacinto Satta, Vincenzo Satta, Tona Scano, Antonio Secci, Bernardino Palazzi) tratte dalla collezione permanente del museo, a cura di Luigi Fassi ed Emanuela Manca.

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