La Nuova Sardegna

I cognomi sardi: dal latifondista olbiese Maronius ai potenti sassaresi Marongiu

Il presentatore Giuliano Marongiu
Il presentatore Giuliano Marongiu

Origini risalenti al 1100, poi la diffusione in tutta la Sardegna. Il famoso condottiero della battaglia di Macomer

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Tra i cognomi sardi Marongiu occupa il ventiquattresimo posto alla pari con Frau. Nell’isola conta circa 1560 famiglie di cui gran parte risiede nell’ex provincia di Cagliari (801), ma è frequente anche in quelle di Sassari (254), Oristano (204) e Nuoro (184). Ha un doppio fulcro a Cagliari (164) e Sassari (123) con grossi nuclei a Oristano (43), Iglesias (42), Quartu Sant’Elena (41), Sorso (41), Carbonia (38), Villasor (32), Serramanna (30), San Gavino Monreale (28), Decimoputzu (26), Narbolia (25), Sennori (25), Porto Torres (24), Arzana (23), Ilbono (23), Capoterra (22), Lanusei (22), Sant’Antioco (22), Assemini (20), Monserrato (20), Nuoro (20) e San Sperate (20).

Marongiu è molto antico. È documentato dal 1100 nei condaghi di Silki, Bosove, Salvennor, Trullas e Bonarcado con le forme De Maroniu, De Marongiu e più raramente De Maruniu. Nel 1353 è attestato ad Alghero (anche con la forma Marogno) e nel 1388 a Barumini, Bessude, Bonnanaro, Busachi, Nughedu San Nicolò, Osilo, Perfugas, Pozzomaggiore, Sanluri, Sorgono, Suni, Turri, Villamar e nei villaggi medievali di Bortiocoro, Oddini e Sella. Durante il 1400 è registrato a Cossoine, Siligo e nel villaggio di Todorache anche con la forma De Marongio; inoltre tra Alghero e Oristano con la variante catalanizzata De Maronge. Nel 1500 è citato spesso con la forma Marongio ad Alghero, Oristano, Osilo, Sedini, Sennori e a Sassari dove è frequente anche con la variante Maronjo durante il 1600 e 1700. Nel 1600 è citato ad Aggius, Bortigali, Bosa, Cagliari Stampace (20 individui nel 1654), Calangianus (1623), Ozieri (1607), Sanluri (1660: Maronju), Sedilo, Sedini, Sorso e nel distrutto villaggio di Speluncas, Nel 1700 è ricordato anche a Nulvi. Nel 1800 mostra una forte diffusione anche al sud: Arbus (1832), Guamaggiore (1841), Monastir (1842), Galtellì (1857), Cagliari (1866), Tortolì (1868) e nelle liste di leva del 1880 (Albagiara, Arbus, Arzana, Bauladu, Borore, Bosa, Cabras, Gonnosfanadiga, Iglesias, Siddi, Teti, Vallermosa, Villaputzu e Villasor). L’odierna forma logudorese (Maronzu) appare per la prima volta nel 1522 a Sedini.

Questo cognome nel periodo giudicale appartenne a un casato imparentato con i Lacon-Zori, famiglia regnante del Regno di Logudoro. Nel 1400 raggiunse l’apice della potenza diventando una delle famiglie più potenti di Sassari. Angelo Marongiu guidò le truppe del Comune di Sassari contro il marchese Leonardo d’Alagon nella battaglia di Macomer del 1478 ma l’anno dopo fu assassinato nella cattedrale per impulso dei rivali Gambella.

Riguardo al significato, il cognome Marongiu risale al nomen latino Maronius (M. Pittau, DCS, 2, 188), forse appartenuto a un latifondista, di cui resta il ricordo a breve distanza da Olbia dove, presso il Rio Maronzu, sorgeva un abitato medievale nel sito detto “Santa Maria Marongiu” (D. Panedda, NGAO, 1132).

Va detto, peraltro, che la sua larga diffusione è alla base di parecchi toponimi come Maronzu (Bulzi), Bena Marongiu (Bonarcado), Coas de Marongiu (Bonorva), Gùtturu Marongiu (Serrenti), Monte Maronzu (Illorai), Bruncu Marongiu (San Vito e Villasimius), Nuraghe Maronzu (Macomer), Nuraghe Marongiu (Muravera), Sedda de Marongiu (Maracalagonis) e parecchi altri.


 

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