La Nuova Sardegna

Maria Giovanna Cherchi duetta con la banda dei Dimonios

Maria Giovanna Cherchi e il comandante della Brigata Andrea Di Stasio con il cd in vendita con la Nuova da sbato 14 dicembre
Maria Giovanna Cherchi e il comandante della Brigata Andrea Di Stasio con il cd in vendita con la Nuova da sbato 14 dicembre

Le iniziative della Nuova: nel cd "Alenu de paghe" in vendita da sabato 14 dicembre un brano con la Bruigata Sassari

13 dicembre 2019
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SASSARI. "La mia anima pop ha sposato la regalità della banda musicale più amata della Sardegna"». Maria Giovanna Cherchi racconta così il suo duetto inedito con la banda della Brigata “Sassari” nella canzone di Natale “Alenu de paghe” (Respiro di pace), la title track del cd prodotto da R&G Music e dalla Nuova Sardegna, che sabato i lettori troveranno in edicola insieme al quotidiano. E che domani potranno ascoltare dal vivo durante il concerto della banda diretta dal primo luogotenente Andrea Atzeni (dalle 18.30 al Civico di Sassari). Un evento a ingresso libero che servirà a raccogliere fondi per la onlus “Il filo rosso di Miriam Elisa”. Nella bella foto all’interno del cd (scattata da Marina Dore, uno dei fotografi del Comando Brigata Sassari), in realtà a fare la parte della regina, o almeno di una principessa da favola, è proprio Maria Giovanna Cherchi, vestita con un abito bianco e rosso - i colori del Natale e della “Sassari” - e attorniata dai musicisti della Brigata in uniforme. «Si è creata immediatamente un’atmosfera di famiglia e mi sono sentita a casa», dice l’artista che nel 2017 ha ricevuto il Premio Maria Carta per la voce femminile più rappresentativa della Sardegna.

L’abbiamo incontrata nell’ufficio del comandante della Brigata Andrea Di Stasio che, sull’onda dell’entusiasmo per il brano di Natale, pensa già alla hit per Pasqua: «Il mio sogno – dice – è fare una canzone con la banda, Maria Giovanna Cherchi e il tenore Francesco Demuro, che mi ha già detto di sì».

Maria Giovanna, la sua voce e il suo fascino hanno conquistato la Brigata e c’è da domandarle come hanno fatto le divise a conquistare lei.

«In realtà cantare con la “Sassari” è sempre stato un mio sogno. Avevamo già duettato nell’inno dei “Dimonios” nelle piazze e in tv, e ho sempre stimato il maestro Atzeni. Inoltre conoscevo uno dei musicisti, Vincenzo Cannova, che è anche un apprezzato scrittore di aforismi, così un giorno gli ho chiesto: perché non scrivi una canzone per me?».

E lui l’ha accontentata, insieme al commilitone Pietro Tanda, compositore della musica. Anche il brano natalizio “Alenu de paghe” sembra essere stato un colpo di fulmine.

«Quando ho letto le parole – dice Maria Giovanna – sono rimasta colpita perché mi rispecchiavano e allo stesso tempo esprimevano bene l’affetto che la gente prova nei confronti della banda della Brigata “Sassari”. Sono certa che i sardi, anche quelli che abitano lontano dall’isola, possano riconoscersi in questo augurio di pace di cui abbiamo tutti bisogno, e che possano trovare tutto quello che un sardo vorrebbe trovare in una canzone».

Prima di registrare l’interprete e i musicisti hanno dovuto chiedere l’autorizzazione al generale Andrea Di Stasio, che non è sardo ma arriva da Roma.

«È vero, l’idea poteva non piacere ma non mi lascio intimorire facilmente. Anzi, sono rimasta molto colpita dalla fiducia che il generale ha dimostrato nei miei confronti. Non conoscendomi, avrebbe potuto avere delle remore, invece ha accettato subito, e lo ringrazio per questo».

Il generale interviene dicendo: «Non ho avuto dubbi che fosse la scelta giusta, sia per la grande stima nei confronti del maestro Atzeni, sia perché mi sono sentito onorato come comandante della “Sassari” dall’entusiasmo di una cantante famosa verso la nostra banda».

Un impegno non da poco lavorare con più di trenta musicisti.

«I duetti sono difficilissimi in assoluto, sono due anime che si sposano e ognuna deve conservare la sua identità. In un duetto del genere devono risaltare, senza coprirsi a vicenda, la voce della cantante e quelle di tutti gli strumenti. Io mi sono affidata al maestro Atzeni, che è bravissimo e conosce perfettamente le mie dinamiche vocali, e poi ai musicisti che lavorano con me e al mio arrangiatore Gabriele Oggiano, che ha aggiunto altre sfumature necessarie a rendere il brano un pochino più pop».

“Alenu de paghe” è una canzone di Natale, Maria Giovanna Cherchi è più un tipo da albero o da presepe?

«Li faccio entrambi, e più di uno, con i bambini a scuola, dove insegno religione. Sono quasi certa che i miei alunni impareranno prestissimo “Alenu de paghe”. La cosa bella di una canzone di Natale è che diventa di tutti e la gente la canta, per questo abbiamo chiesto alla Nuova Sardegna di aiutarci a portare questo cd nelle case dei sardi».

Non resta che chiedere se c’è un progetto e un desiderio particolare per il futuro.

«A maggio avrò l’onore di rappresentare la Sardegna insieme alla Fondazione Maria Carta al Teatro Nazionale di Mosca, e sempre in primavera dovrebbe uscire il mio nuovo disco. Un desiderio? Mi piacerebbe un palcoscenico nazionale, magari Sanremo, ma vorrei cantare in sardo».

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